È in forte crescita nel nostro Paese un fenomeno che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria truffa: la circolazione di autovetture con targa straniera, soprattutto bulgara. Proprio nella penisola balcanica hanno messo a punto questo metodo (illegale) per assicurare agli automobilisti la sostanziale impunità per autovelox, limiti di velocità, tutor, zona a traffico limitato ed altre infrazioni al Codice della Strada. Inoltre tale escamotage (illegale) consente di ottenere un cospicuo risparmio anche sui costi di assicurazione e di bollo.

Come funziona la truffa

Una società di recupero crediti ha rilevato ultimamente che circa quattro milioni di verbali emessi dai vigili urbani in varie parti di Italia riguardano targhe straniere. La maggior parte delle vetture proviene da diversi autonoleggi. Pare che esista una fitta rete di intermediari che propone di cambiare la targa italiana con una straniera, in particolare bulgara. Con una somma che ammonta a circa 1500 euro l'automobilista italiano accetta che la sua auto venga portata in Bulgaria e riportata in Italia dopo essere stata reimmatricolata a tutti gli effetti. Così facendo l'automobile sarà soggetta alle tasse di quel luogo, e di conseguenza invisibile al nostro Fisco.

Le conseguenze della truffa

In genere ad acquistare la proprietà dell'auto è quasi sempre una società a responsabilità limitata con sede legale a Sofia o nei dintorni. Inoltre gli intermediari procurano anche una "testa di legno" a cui verranno recapitate eventuali multe con relativi verbali. Data la difficoltà di notifica della posta in un paese straniero la maggior parte delle contravvenzioni non verrà recapitata, ed anche l'attività di recupero delle somme da parte di Equitalia è praticamente impossibile.

In pratica, l'auto immatricolata in Bulgaria e circolante sulle strade italiane non rischierà mai di ricevere un fermo amministrativo.

I guadagni

Quanto guadagna un intermediario per ogni nuova immatricolazione che fornisce? Si calcola che il suo compenso sia di circa 100 euro, mentre 1400 euro vengono destinati all'organizzazione. Ci sono poi anche quelle specializzate nelle revisioni auto.