Mentre il futuro del motore diesel si fa sempre più incerto e le auto elettriche e ibride elettrico-benzina vanno prendendosi lentamente la scena, soppiantando la Tecnologia a idrogeno, ci si chiede che fine abbia fatto l'auto ad aria compressa. Per tutti gli anni 2000 si è parlato parecchio di questa alternativa tecnologica, almeno da quando al motorshow di Bologna del 2001 debuttò il prototipo inventato da Guy Negre della MDI, costruttore lussemburghese di prototipi. La strategia fu quella di concedere licenze di costruzione e commercializzazione, e nel nostro paese si fece avanti Eolo Italia.

La produzione della vettura era stata annunciata a Ferentino, in provincia di Frosinone, a partire dal 2003.

Principali caratteristiche della vettura

Il funzionamento di Eolo prevedeva la ricarica elettrica di un compressore utilizzato per riempire le bombole ad aria necessarie alla locomozione. Allo scarico l'aria veniva rilasciata a meno 10 gradi di temperatura. Sempre secondo il costruttore, la manutenzione riguardava soltanto un olio vegetale da sostituire ogni 50mila chilometri. Il pieno lo si poteva compiere in 3 minuti, con costi talmente irrisori che per 100 chilometri era previsto un esborso di soli 0,77 euro. La velocità massima della vettura si aggirava intorno ai 130km/h, mentre l'autonomia era di 300 chilometri.

Il progetto prosegue in India

Purtroppo Eolo Italia non riuscì a dare un esito produttivo al progetto, tanto che i 76 dipendenti assunti in Italia furono licenziati nel 2005. In quegli stessi anni MDI sviluppò il progetto su due particolari vetture: una citycar e una utilitaria segmento B maggiormente adatta ai viaggi, ma vi erano problematiche tecniche da risolvere: motore poco potente assediato da formazioni di ghiaccio, e carrozzeria in fibra di vetro per diminuire il peso, che tuttavia risultava fragile.

Dal 2007 MDI ha ceduto il progetto al gruppo indiano Tata Motors, protagonista qualche anno dopo del rilancio internazionale dei brand Land Rover e Jaguar. Nonostante la gran quantità di capitali a disposizione degli indiani, Eolocar non ha ancora visto la produzione, anche se MDI non ha smesso di perfezionare il prototipo con la presentazione di AirPod 2.0 nel 2014.