E’ stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo che abolisce libretto di circolazione e certificato di proprietà per autoveicoli e motoveicoli, istituendo il Documento unico di circolazione.

Il decreto era stato presentato su proposta del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia proprio per introdurre un altro tassello nella sburocratizzazione dei rapporti tra cittadini a Pa con un risparmio per entrambi.

Libretto di circolazione e certificato di proprietà, arriva il Documento unico: il risparmio per gli automobilisti

Il decreto approvato uniforma la normativa italiana in materia a quella degli altri paesi europei, sostituendo con un unico certificato, chiamato Documento unico di circolazione, i due documenti attualmente utilizzati per le auto: il libretto di circolazione, rilasciato dall’Aci, e il certificato di proprietà, rilasciato dalla motorizzazione Civile.

Il nuovo certificato, che sarà introdotto a partire dal 1° luglio 2018, comporterà quindi un risparmio per la Pubblica Amministrazione grazie al taglio dei costi di produzione, archiviazione e controllo dei suddetti documenti. Per quanto riguarda gli automobilisti, il risparmio si evidenzierà nel momento dell’immatricolazione di una nuova auto o del passaggio di proprietà per l’acquisto di un’auto usata grazie al fatto che si dovranno pagare solo due bolli anziché quattro.

In pratica, un passaggio di proprietà costerà 61 euro anziché i 100 attuali, con un risparmio netto per l’automobilista di 39 euro.

A cosa serve il libretto di circolazione

Il libretto di circolazione accompagna tutti i beni mobili registrati al PRA (auto, moto, camion, eccetera) e riporta tutti i dati tecnici ed identificativi del veicolo: il modello, l’anno di fabbricazione, le dimensioni, la cilindrata, la potenza, il numero di persone per il quale è omologato, la date della revisione periodica ed altro.

Sul libretto, inoltre, devono obbligatoriamente essere riportate tutte le modifiche intervenute successivamente all’immatricolazione del veicolo, come l’aggiunta di un gancio di traino o la variazione di residenza del proprietario.

Dal 1° luglio 2018 questi dati, unitamente a quelli relativi alla proprietà del veicolo, saranno riportati nel Documento unico di circolazione per la cui entrata in vigore si dovrà attendere un’ultima approvazione da parte delle Camere.