Il 2017 sarà ricordato come l’anno dei cambiamenti drastici in materia seggiolini per auto. Milioni di italiani che hanno figli piccoli, per poter circolare in auto e per poter trasportare i loro figli, utilizzano i classici seggiolini o seggioloni che dir si voglia. Dal 1° gennaio sono entrate in azione norme che riguardano proprio i seggiolini e adesso, con l’estate, ne entrano in vigore altre, quelle previste per la seconda fase. Ecco cosa cambia e cosa c’è da sapere per non incorrere in sanzioni e multe.

Omologazione baby seat

Come per tante altri casi, sono le norme europee a dettare le regole a cui un paese membro come l’Italia deve attenersi.

Anche in materia seggiolini per bambini, l’Italia ha dovuto adeguarsi alle direttive provenienti da Bruxelles. Da gennaio sono in vigore delle norme che regolano l’omologazione di questi seggiolini, con l’obiettivo di regolamentare ed aumentare meglio i regimi di sicurezza per il trasporto dei bimbi in auto. Tutti i seggiolini acquistati e venduti a partire dallo scorso gennaio, per essere considerati in regola con le normative vigenti devono riportare la dicitura ECE-R-44/04, cioè il richiamo all’omologazione necessaria. Non legali e che quindi, mettono a rischio sicurezza i bambini e a rischio multe il conducente dell’auto, tutti gli altri eventuali tipi di seggiolini. La novità dal punto di vista tecnico è lo schienale che deve essere alto 125 centimetri.

Le novità estive

La seconda fase di questa “rivoluzione dei seggiolini” entra in vigore da domani sabato 1° luglio, con l’obbligo di schienale anche per i bambini più grandi che fino ad oggi potevano viaggiare solo con il rialzo. In pratica, schienale obbligatorio anche per bambini di statura superiore al metro di altezza. Per coloro che hanno già un seggiolino, sprovvisto di schienale ma omologato, nessun obbligo di sostituzione, ma solo l’avviso che non è sicuro per i propri bambini.

Multe abbastanza salate per chi circola contravvenendo alle novità normative. Si va da un minimo di 80 euro ad un massimo di 323 euro. Per i casi di recidività per la stessa infrazione, si può addirittura rischiare di vedersi ritirata e sospesa la patente, per un periodo variabile tra i 15 giorni ed i 2 mesi. In linea di massima possiamo dire che resta invariato l’articolo del codice della strada in materia cinture di sicurezza e meccanismi di sicurezza per bambini trasportati, che già parlava di utilizzo esclusivo di prodotti omologati alle disposizioni vigenti.