Anche se da tutte le fonti di Governo arrivano rassicurazioni sul fatto che la crisi greca non possa incidere più di tanto sulla vita degli italiani, le conseguenze ci sono ed a notarle sono in primo luogo tutti i cittadini del Bel Paese che hanno necessita di accendere un mutuo.

La situazione per chi riusciva ad accedere ad un mutuo, sino ad ora era abbastanza favorevole, nel senso che, quando le banche lo concedevano, lo facevano a condizioni economiche che erano le migliori degli ultimi anni.

Per chi fosse riuscito ad avere un mutuo a tasso fisso fino a pochi giorni fa avrebbe avuto la certezza di avere condizioni che per un bel po' non sarebbero potute essere migliori.



A conferma di questo status, le statistiche parlavano di un +64% nei primi mesi del 2015 nel mercato dei prestiti per la casa. In realtà, la situazione non è rosea perché, dall'analisi dell'Osservatorio Immobiliare di Nomisma che ha condotto un'analisi sull'andamento del mercato nel primo semestre di quest'anno, in 13 grandi città, mediamente quasi il 30% dei richiedenti un mutuo, in realtà non lo ha ottenuto e come conseguenza ha rinunciato all'acquisto.

La situazione potrebbe ulteriormente peggiorare ora che la crisi greca si fa più pesante. Chi volesse accendere un mututo ora, infatti, rispetto a qualche settimana fa va incontro a condizioni peggiori.

Se intorno al 20 giugno, prima che la situazione greca capitolasse, il tasso di ingresso era del 3,17%, pochi giorni dopo il tasso è passato al 3,73% con differenze non indifferenti sul lungo periodo cui si fa riferimento quando si parla di mutui.

Se dovesse esserci realmente un'uscita, inoltre, e dovesse verificarsi un effetto contagio verso l'Italia,ci sarebbe un innalzamento degli spread che peserebbero necessariamente su mutui e prestiti che sarebbero più cari rispetto ai prodotti di oggi che hanno Taeg che si oscillano tra il 2% per i variabili ed il 3% per quelli fissi.

Essendo prodotti legati all'andamento del mercato, i mutui a tasso variabile avrebbero inevitabilmente dei rincari nelle rate che sarebbero scongiurati per quelli fissi già stipulati. Per i nuovi, comunque, si avrebbero condizioni peggiori. Inomma un altro salasso per le tasche degli italiani