Può una semplice cessione di ramo d'azienda trasformarsi in un incubo senza fine per quaranta lavoratori di un grosso Centro Commerciale alle porte di Napoli? Pare di sì. Infatti da oltre quattro mesi i lavoratori dell'Iper Gvc, il supermercato ubicato all'interno del C.C La Masseria, sono in occupazione h24 proprio perché quando è stato fatto il passaggio di cantiere da una società all'altra i dipendenti come d'incanto son spariti... dissolti in barba a tutti gli statuti dei lavoratori. Ma facciamo un passo indietro.

Tutto ha inizio ai primi di settembre dello scorso anno quando il Gruppo Gvc - proprietario dell'Iper Gvc - ha ceduto lo stesso alla Ventrone srl dell'imprenditore casertano Paolo Siciliano, peccato però che nel passaggio i dipendenti non erano stati contemplati (in un passaggio di cantiere è obbligatorio includere i dipendenti), per cui i lavoratori ben presto si sono attivati facendo presidio all'esterno della struttura, poi visto l'immobilismo delle proprietà - uscente ed entrante - hanno occupato, nell'ottobre scorso, la struttura, spostando la loro quotidianità a venti metri sotto terra (infatti l'Iper Gvc è interrato due piani sotto la superficie de la struttura) e con essa una vita di precarietà in difesa del loro posto di lavoro.

Nel corso di tutti questi mesi le istituzioni locali sono state latenti e non hanno mosso un dito per aiutare queste persone (il Comune di Cardito è commissariato), per cui quest'ultimi sono stati supportati solo dal sindacato di base Flaica Cub di Napoli, dalla Chiesa locale, infatti il Vescovo della Diocesi di Aversa Mons. Angelo Spinillo ha celebrato messa il giorno del Natale nel locale occupato, e dalle loro impagabili famiglie che hanno sostenuto in ogni modo la lotta di questi "fantasmi".

Solo nelle ultime settimane vi è stato un timido approccio delle istituzioni locali per cercare di risolvere tale situazione, infatti su suggerimento del Vescovo, è stato tentato un tavolo di concertazione presso il Comune di Cardito ma esso ben presto si è rivelato un flop.

Ma il punto chiave di questa paradossale vicenda si può riassumere in poche e semplici domande: perché la vecchia dirigenza, la quale asserisce che non ha soldi, non mette in mobilità queste persone? Cosa c'è dietro? Perché il nuovo proprietario s'è defilato?

Basterebbe che le due società il Gruppo Gvc e la Ventrone srl rispondessero a questi tre semplici quesiti e queste persone, che stanno vivendo un incubo senza fine, potrebbero di nuovo tornare a vivere.

Ma, ahimé, pensiamo che queste risposte non arriveranno mai, come sappiamo dalla determinazione che appare negli occhi dei lavoratori che non si arrenderanno finché non avranno di nuovo il loro posto di lavoro e, sopratutto, la loro dignità. Intanto la struttura - che negli anni '90 era una eccellenza per l'intero comprensorio - sta scivolando in un oblio senza fine, infatti delle decine di attività commerciale presenti in essa solo cinque negozi sono tutt'ora aperti, ma per quanto tempo potranno ancora "resistere"? Un altro dramma nel dramma.