Clima sempre più tropicale, eccessi di caldo e diluvi degni di un monsone indiano. Puntuale come ogni anno, da qualche tempo a questa parte, è arrivato su Napoli il temporale di giugno, improvviso, intenso, potente. E come ogni anno, la città partenopea si è scoperta vulnerabile di fronte alle intemperie, e agli eccessi di un clima che pian piano diventano normalità.

Il cielo si è fatto nero in un attimo, intorno alle 10 di questa mattina, e il caldo già eccessivo di giugno ha lasciato spazio a una vera e propria bomba d'acqua, con precipitazioni torrenziali, tuoni e lampi.

La furia degli elementi è durata poco più di trenta minuti, ma l'intensità del fenomeno ha creato danni e problemi nel capoluogo campano. Oltre cinquanta telefonate ai vigili del fuoco, strade allagate, sottopassi trasformati in pantani, negozi e seminterrati invasi dall'acqua.

A via Lepanto, nel quartiere Fuorigrotta, dei grossi calcinacci si sono staccati da un edificio al civico 83, andando a colpire e danneggiare gravemente due automobili in sosta. Solo la sorte ha voluto che nelle autovetture non ci fossero persone, che avrebbero potuto riportare seri danni.

Le strade trasformate in torrenti e le piazze divenute pantani possono sembrare solo la prova di un clima impazzito, ma sono in realtà la spia degli eterni problemi che affliggono la gestione di questo genere di criticità nella città di Napoli.

Caditoie ostruite, tombini e scarichi non in buone condizioni e l'endemica presenza di rifiuti, che si accumulano sulle vie di scolo delle acque, impedendone il deflusso, sono una costante, con conseguenze pesanti sulla vita della città.

La situazione sta ora tornando lentamente alla normalità, ma, al solito, toccherà procedere alla conta dei danni, e alla verifica delle situazioni di pericolo causate dalla perturbazione: già da alcuni giorni, infatti, erano segnalate pericolose voragini nella centrale e signorile via Tasso, e in altre strade del capoluogo. Sarà ora importante verificare minuziosamente lo stato dei luoghi, per impedire problemi più seri alla popolazione.