A Pomigliano d'Arco, alle porte di Napoli, l'ennesimo caso di suicidiomediante lancio dal balcone. Sinora ben sette sono stati i casi che, a decorrere dai mesi scorsi all'indietro, si sono susseguiti nell'operosa cittadina. Sembra quasi una maledizione, ma procediamo con ordine per comprendere bene come si sono svolti i fatti. Stavolta ci troviamo nella scuolaelementare"Gianni Rodari". Siamo in una quinta ed è appena finita la lezione di religione. L'insegnante, con una scusa, tenta l'estremo gesto lanciandosi nel vuoto dal secondo piano della palazzina.

Una scena indescrivibile ed estremamente impressionante: la donna si schianta al suolo con un impatto violento. Tutti accorrono per vedere cosa sia accaduto; fortunatamente tempestivi sono anche i soccorsi che permettono alla quarantaseienne di salvarsi.

Si indaga nella vita privata dell'insegnante

Non si comprendono le ragioni del folle gesto ed il perché l'insegnante abbia scelto proprio quel momento e quelle circostanze per compiere ilsuicidio. I colleghi e gli allievi dellascuola si stringono intorno ai familiari della donna e continuano a porsi interrogativi senza risposta. Sulla vicenda indagano le forze dell'ordine impegnate nel ricostruire la dinamica del fatto. Si sta esplorando nella vita privata dell'insegnante per cogliere gli elementi che l'avrebbero spinta quasi alla morte.

Purtroppo Pomigliano d'Arco sta diventando tristemente famosa per tali suicidi, di cui solo due sembrano essere eventi accidentali e solo in due casi il suicida è riuscito a salvarsi, sempre grazie ai soccorsi tempestivi oltre che alla solidarietà dei concittadini pomiglianesi, sempre pronti a schierarsi in prima fila per aiutare il prossimo.

Ci si chiede quando finiranno questi episodi tragici (il più recente si è verificato la notte di Capodanno e si trattava anche in quella circostanza di un'insegnante) ma è estremamente difficile dare una risposta attendibile e soddisfacente che non rischi di sconfinare nel campo delle sofferenze insondabili dell'animo umano.