Il progetto 'Scuole al Centro', proposto dal Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, comincia a muovere i primi passi nella città di Napoli. Sul sito areearischio.it, nella sezione appositamente dedicata all'iniziativa (sezione Piano Nazionale per le periferie) le scuole potranno dare la propria adesione, compilando l'apposito formulario online. Ci sarà tempo fino al prossimo 20 giugno.

Intanto, il movimento 'Popolo in cammino', nato nei quartieri più a rischio criminalità, sta preparando un elenco comprendente gli istituti che avrebbero già dato il proprio SI all'apertura estiva.

Ultime news scuola, domenica 22 maggio 2016: a Napoli già diverse adesioni a 'Scuole al Centro'

Sono già diverse le adesioni, dal rione Sanità fino a Scampia: citiamo il 19° circolo Russo Montale, la Angiulli, la Caracciolo, l'IC 61° circolo Sauro, il 5° circolo Montale, la Errico-Pascoli, la Sarria-Monti, la Toti-Borsi-Giurleo, l'88^ circolo Eduardo De Filippo, la Baracca (nei Quartieri Spagnoli), la Solimena, l'IC Gigante-Neghelli e l'I.C.S. 72° Palasciano.

Alla città metropolitana di Napoli, il Ministero dell'Istruzione ha destinato la parte più cospicua dei dieci milioni stanziati per il progetto 'Scuola al Centro - Piano Nazionale per le Periferie': infatti, ammonteranno a ben 4 milioni e 132 mila euro le risorse economiche che verranno elargite al fine di contrastare la dispersione scolastica.

Basti pensare che alla città di Milano arriveranno 2 milioni e 587 mila euro, quindi quasi 2 milioni di euro in meno, mentre a Roma saranno 2 milioni e 44 mila euro e a Palermo un milione e 235mila euro.

Giannini e 'Scuole al Centro', progetto fuori dalla realtà?

Un progetto ambizioso, quello del ministro Giannini, e, da molti, giudicato utopistico e fantasioso: c'è molto scetticismo, infatti, sul fatto che i ragazzi possano avvicinarsi alla scuola proprioin un periodo, come quello estivo, tradizionalmente legato alle vacanze e allo svago.

L'obiettivo sarebbe quello di riuscire ad 'incantarli' e a destare loro quell'interesse che li possa convincere a frequentare le scuole, spesso considerate come delle vere e proprie 'nemiche'. Sport, musica o teatro riusciranno davvero a far breccia nei ragazzi che vivono nei quartieri più disagiati? La realtà appare decisamente molto più lontana.