Ennesimo atto di femminicidio avvenuto a Sant’Antimo, in provincia di Napoli.Un uomo di 33 anni, muratore, conosciuto per precedenti penali dalle forze dell’ordine, è stato dichiarato in stato d’arresto dopo aver brutalmente ucciso la moglie di 28 anni a colpi d’arma da fuoco all’interno della loro auto.

I dettagli dell'omicidio

L’assassino, Carmine D’Aponte, è stato accusato di omicidio colposo per il delitto compiuto nei confronti della moglie, Stefania Formila di 28 anni, uccisa a colpi di pistola all’interno della loro autovettura, esattamente a Sant’Antimo in provincia di Napoli.

La vittima è stata colpita da diversi proiettili al petto e nonostante i soccorsi non ce l’ha fatta. L’assassino si è costituito spiegando alle forze dell’ordine di aver compiuto il gesto brutale in seguito ad alcuni dissidi che aveva da molto tempo con la moglie. L'arma del delittoè stata ritrovata all’interno dell’automobile dai carabinieri.

Le forze dell'ordine, dopo aver ricevuto la segnalazione si sono precipitati sul luogo dell’omicidio dove era presente l’assassino in stato d'agitazione. La coppia aveva due figli piccoli e la salma della donna è stata immediatamente trasportata presso il Secondo Policlinico di Napoli dove sarà sottoposta all’autopsia.

La madre della vittima: 'l'omicidio era premeditato'

L’atto omicida effettuato nei confronti della giovane Stefania Formicola, secondo quanto dichiarato dalla madre, sarebbe stato premeditato dall’assassino. La donna che viveva con la figlia ed il marito nella sua abitazione di San Marcellino, racconta alle forze dell’ordine di aver visto spesso la figlia ferita, che le raccontava di aver subito atti di violenza dal marito.

Secondo quanto raccontato dalla madre della vittima, Stefania non aveva mai denunciato il suo assassino per paura che succedesse quello che poi alla fine è realmente accaduto e che l’uomo minacciava di fare. Immediatamente sono partite le indagini da parte dei Carabinieri di Giugliano, che hanno scoperto l’esistenza di una denuncia fatta in passato da parte dall’assassino che accusava di ricevere presunte minacce dal padre della vittima. Tramite alcune indagini approfondite, le forze dell’ordine hanno inoltre scoperto che la donna aveva richiesto più volte la separazione.