Nella sua casa in provincia di Napoli aveva un arsenale e una camera tappezzata con le immagini di boss della criminalità organizzata. Sulle ‘finestre’ che si era creato sui social network si leggevano elogi all'Isis, alla camorra e alla mafia. Con le accuse di apologia del terrorismo e di fabbricazione e detenzione di materiale esplodente i Carabinieri della compagnia di Nola hanno arrestato a San Gennaro Vesuviano un 30enne, Diego Ottati Menna. «Ottimo lavoro dei carabinieri nel contrasto al terrorismo», è il plauso del ministro dell’Interno Angelino Alfano.

L’operazione dei carabinieri

L'uomo è stato fermato in flagranza di reato all'interno della sua abitazione, dove i militari dell'Arma hanno fatto irruzione la sera del 14 ottobre. Insospettiti da alcune sue frequentazioni, gli investigatori avevano iniziato a controllarlo. Nel corso degli accertamenti si è scoperto che su vari profili di Facebook a lui riconducibili c’erano frasi e immagini di apprezzamento a personaggi della malavita organizzata e un video cheritraeva la decapitazione di un prigioniero da parte dell’Isis. Le figure dei capoclan le aveva attaccate anche sul suo letto: tra le varie effigie c’era quella del mafioso super latitante Matteo Messina Denaro, il padrino che dal 1993 risulta introvabile.

Il materiale scovato e sequestrato

La perquisizione domiciliare ha permesso ai carabinieri di scovare 146 micce di varie lunghezze collegate a inneschi, congegni elettronici per l’azionamento a distanza di esplosivi e un telecomando di attivazione, 3 mortai di fabbricazione artigianale e una centralina pirotecnica di controllo,3 bossoli di artiglieria da 50 cm e batterie di tubi di lancio di varia dimensione.

Per mettere in sicurezza il materiale sono intervenutigli artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Napoli che hanno provveduto inoltre alla sua classificazione. I militari hanno inoltre rinvenuto e sequestratoun tablet, un computer fisso e uno portatile, memorie di massa e smartphone di ultima generazione. Ottati è stato rinchiuso nel carcere napoletano di Poggioreale dove ora attende l’udienza di convalida del fermo.

Il plauso del Ministro degli Interni Angelino Alfano

La notizia è stata resa nota dal ministro Alfano: «Un altro arresto – ha affermato Alfano - segna la strada della prevenzione in cui noi crediamo e che portiamo avanti nella convinzione che occorre fare tutto il possibile per abbassare il livello di rischio nel nostro Paese, ben sapendo che non esiste il rischio zero.I Carabinieri di Castello di Cisterna, oggi, hanno arrestato un venditore abusivo di artifizi pirotecnici per istigazione a delinquere, aggravata dall’apologia del terrorismo e fabbricazione o detenzione di materiale esplosivo.Alla base di questo arresto, così come di tanti altri, - ha poi sottolineato - c’è un’intensa attività investigativa che parte spesso dal monitoraggio del web».