Una ragazza down di Napoli ha scoperto di essere stata iscritta di nascosto nella lista civica Napoli Vale-Valeria Valente sindaco, in occasione delle ultime elezioni amministrative. In sostanza, a sua insaputa, la giovane era stata candidata alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Napoli. Una vicenda su cui si dovrà assolutamente fare luce. La ragazza down è rimasta sconcertata, così come i suoi genitori. Questi hanno già sporto denuncia ed hanno appreso che la figlia non sarebbe l'unica disabile ad essere iscritta di nascosto nelle liste.

Non sarebbe un caso isolato

A Napoli è polemica sull'iscrizione nella lista civica Napoli-Vale Valeria Valente sindaco di una ragazza affetta dalla sindrome di Down. La disabile non ne sapeva nulla e, peraltro, nella sua breve vita non si è mai recata a votare. I genitori, giorni fa, si sono recati a Palazzo San Giacomo (sede del Comune di Napoli) per ottenere informazioni riguardo all'increscioso episodio ed hanno appreso che non si tratta di un caso isolato. Insomma, sembra che nel capoluogo campano molti disabili, a loro insaputa, siano stati candidati alle elezioni amministrative. Indignati anche i deputati M5S della commissione Affari sociali, che hanno promesso iniziative parlamentari: 'Se fosse tutto confermato sarebbe scandaloso'.

Accertamenti per scoprire i responsabili

Incredulo anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, secondo cui occorre compiere accertamenti per individuare le persone che hanno iscritto la disabile nella lista, che dovranno risponderne in ogni sede.

La candidata sindaco Valeria Valente è stupita e annuncia la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica per sottolineare la sua estraneità ai fatti.

La deputata che ha sfidato l'attuale sindaco De Magistris ha aggiunto che i responsabili dovranno pagare il loro errore davanti alle sedi opportune: 'Se comunque si trattasse di un malinteso, io sono, comunque, parte lesa in questa vicenda'.

La deputata Valente, insomma, non vuole che la sua reputazione sia lesa ingiustamente, né tanto meno finire nella gogna mediatica.