Napoli si è risvegliata stamani ancora annebbiata dal fumo scaturito dagli incendi di questi giorni, che sembrano non finire. Una città che brucia. Brucia per mano di criminali. Il Vesuvio sta lì inerte e inerme che guarda il triste avvicendarsi delle braccia umane che cercano di salvarlo dalla morsa di fuoco che lo attanaglia e non lo lascia respirare. Si, perché a quanto pare l'incendio è doloso, provocato dalle mani di gente senza scrupoli.

L'incendio doloso

La procura di Torre Annunziata ha aperto un'indagine volta a studiare la situazione e a individuare i colpevoli; la cittadina già oppressa dai recenti accadimenti per il crollo della palazzina, si trova ora a dover risolvere anche altre questioni.

Un incendio piuttosto ampio, che comprende un'area di circa due chilometri intorno ai comuni vesuviani come Torre del Greco, Ercolano, Ottaviano, Boscotrecase. Lo splendido parco nazionale del Vesuvio, ricco di bellezze storiche e naturalistiche, nonché di una produzione agricola notevole, è stato devastato anch'esso dalle fiamme.

La situazione è davvero drammatica. Personale umano (Sma Campania, Forestale, Vigili del fuoco, protezione civile e varie associazioni di volontariato) è all'opera per spegnere i roghi. Nella giornata odierna ha avuto luogo, alle ore 16, presso la sede del parco nazionale del Vesuvio, una riunione indetta dal ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, per fare il punto della situazione.

Le possibili cause: smentito l'uso di animali vivi

In quel di Napoli si ha un bel da fare, purtroppo, con questi nefasti accadimenti. I carabinieri forestali hanno individuato otto inneschi diversi, che si diramano in zone ripide. In un primo momento è circolata la voce secondo cui i soggetti che hanno dato luogo a questo disastro ambientale, criminali, avrebbero utilizzato animali, forse gatti, come capi espriatori.

Secondo tale teoria, gli animali sarebbero stati coperti di benzina e dandosi alla fuga nelle profondità del bosco, difficilmente raggiungibile, avrebbero causato l'incendio di vaste proporzioni. Quest'ultima notizia è stata tuttavia smentita dal generale dei Carabinieri che ha negato l'uso di animali per compiere il misfatto.

Subito si sono prese le dovute precauzioni: si è resa inaccessibile al pubblico la zona del vulcano, sono stati fatti evacuare abitazioni e ristoranti e svariate attività commerciali. Sembra che sia stato anche catturato uno dei soggetti che hanno dato luogo al rogo, grazie a delle telecamere, e ora si indaga sul possibile coinvolgimento di altre persone. La notizia è stata resa nota dal ministro Galletti, poco prima della riunione che ricordiamo si è tenuta quest'oggi alle pendici del Vesuvio.

I cittadini

I Cittadini dal canto loro sono esausti della vicenda, che non accenna a placarsi. Tira una brutta aria, sempre più irrespirabile, che raggiunge anche territori più distanti dal Vulcano. I residenti sono, dunque, comprensibilmente preoccupati e chiedono interventi immediati nelle zone di Ottaviano, Terzigno e Trecase in particolar modo.