Imu scaduto? Niente paura, c’è il ravvedimento operoso. Per chiunque non avesse pagato entro il 17 settembre la seconda rata dell’Imu, è possibile pagarla ad un costo maggiorato di qualche euro. Lo afferma Altroconsumo che spiega cosa bisogna fare per accedere a questa opportunità.

Innanzitutto occorre calcolare l’importo da pagare. A tale proposito si può consultare l’F24 pagato a giugno oppure ricorrere al calcolatore messo a disposizione dalla stessa Associazione. Alla rata, che andrà pagata sempre tramite F24, dovranno essere sommati la sanzione e gli interessi.

A meno che il proprio Comune non abbia stabilito un tasso d’interesse diverso da quello statale, basterà calcolare gli interessi seguendo le indicazioni fornite da Altroconsumo.

Gli interessi vanno calcolati su base giornaliera, a un tasso del 2,5% annuo. A questi vanno aggiunte le sanzioni che aumentano anch’esse con il passare dei giorni. E’ chiaro, dunque, che prima si paga meglio è. Nel dettaglio, chi versa la rata entro 14 giorni dalla scadenza, cioè entro il 1° ottobre, dovrà aggiungere alla somma dovuta una sanzione giornaliera pari allo 0,2%, oltre ovviamente agli interessi.

A partire, invece, dal quindicesimo giorno fino al trentesimo successivo alla scadenza (entro il 17 ottobre) si deve calcolare la sanzione del 3% di quanto dovuto, senza rapportarla ai giorni di ritardo. Infine chi paga dopo 30 giorni dalla scadenza potrà ravvedersi entro un anno, pagando, oltre agli interessi, la sanzione del 3,75%.