Formula 1

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1.Cos'è e quando nasce la Formula 1?

Quando si parla di Formula 1, ci si riferisce alla massima disciplina sportiva inerente le vetture monoposto a ruote scoperte. I grandi marchi dell'automobilismo mondiale e i migliori piloti del pianeta si sfidano lungo i circuiti di tutto il mondo per conquistare il titolo iridato, mentre al team che ha ottenuto i migliori piazzamenti (e di conseguenza il maggior numero di punti) viene assegnato il primato nel mondiale costruttori. La categoria muove i suoi primi passi nel 1946, quando viene istituita al posto della Formula A (a sua volta introdotta nel 1946), ma solo a partire dal 1950 diventa a carattere mondiale. Gestita dalla Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA), viene definita "formula" perché con questo termine si fa riferimento al regolamento che tutti i componenti (squadre e piloti) devono rispettare. Le regole indicano come realizzare le varie auto, introducendo limiti e restrizioni per evitare che ci siano eccessive disparità fra le vetture e, negli anni, sono aumentate anche le norme volte a garantire la sicurezza dei driver.

2.Come si assegna il punteggio in Formula 1?

In origine, la FIA riconosceva dei punti validi per la classifica mondiale solo ai primi cinque classificati di ogni Gran Premio (8-6-4-3-2), assegnando un ulteriore punto all'autore del giro più veloce in gara. A partire dal 1960, invece, si decise di eliminare il suddetto "bonus", ampliando il ventaglio di assegnazione del punteggio ai primi sei piloti che giungevano al traguardo (8-6-4-3-2-1). Nel 1961 si passò allo schema 9-6-4-3-2-1, mentre solo a partire dal 1991 l'assegnazione dei punti fu ulteriormente modificata, con la griglia 10-6-4-3-2-1.

Un'ulteriore rivoluzione si è avuta nel 2003, quando si è deciso di premiare i primi otto classificati di ogni Gran Premio, riconoscendo 10-8-6-5-4-3-2-1 punti. Invece i punteggi che si riconoscono oggi (25-18-15-12-10-8-6-4-2-1) e che riguardano le prime dieci vetture che arrivano alla bandiera a scacchi, sono stati introdotti a partire dal 2010.

Invece, in merito al titolo costruttori, dal 1979 ogni scuderia somma i punti ottenuti dai rispettivi piloti alla fine di ogni Gran Premio.

3.Qual è il regolamento di prove e Gran Premi?

Quando si disputa un Gran Premio di Formula 1, la competizione occupa l'intero weekend di riferimento, a partire dal giovedì quando ci sono le dichiarazioni ufficiali, passando per il venerdì dedicato esclusivamente alle prove libere. Il sabato, invece, dopo le due ultime sessioni di PL si passa alle qualifiche ufficiali che stabiliscono la griglia di partenza della corsa. Le qualificazioni si dividono in tre fasi (Q1, Q2 e Q3) ad eliminazione, con l'ultima assegnazione che vede in pista i migliori dieci per sfidarsi per la conquista della pole-position.

Nella qualifica del sabato scendono in pista tutte le vetture, con i rispettivi piloti che hanno 18 minuti di tempo per stampare i loro giri veloci. Tenendo conto dei migliori risultati cronometrici per ciascun driver, i cinque più lenti del pacchetto vengono eliminati e, la domenica seguente, andranno a schierarsi nelle ultime cinque posizioni in griglia. Nella seconda manche (Q2), le monoposto restanti potranno girare in un lasso di tempo di 15 minuti, e anche in questo caso, al termine della qualifica, le ultime cinque verranno escluse dal lotto. Indubbiamente, il momento più importante è proprio la Q3 che vede sfidarsi i dieci migliori piloti di giornata, i quali in 10 minuti provano a staccare il tempo migliore di tutti gli altri per assicurarsi la pole-position.

La domenica, tutte le monoposto si schierano sulla griglia di partenza tenendo conto dei piazzamenti ottenuti durante le qualifiche del sabato. Quando mancano 15 minuti al giro di ricognizione, le cinque luci rosse del semaforo che si trova sullo schieramento di partenza si accendono, e contemporaneamente parte una sirena che avvisa che non è più consentita l'uscita dai box. Invece, nei 5, 3, 1 minuto e 15 secondi dal giro di formazione, le luci cominciano a spegnersi gradualmente.

Ogni Gran Premio è anticipato dal cosiddetto giro di formazione, durante il quale tutte le vetture effettuano un singolo giro soprattutto per scaldare gli pneumatici, al termine del quale si riposizionano in griglia in attesa del via. Si accendono le cinque luci rosse del semaforo che cominciano poi a spegnersi una dopo l'altra e, quando saranno tutte spente, partirà ufficialmente la corsa. Per regolamento, ogni gara deve avere una lunghezza che non superi i 305 Km, e non può avere una durata che vada oltre le due ore complessive. Nel corso della competizione, i piloti possono fermarsi ai box per effettuare il pit-stop (il numero varia a seconda delle singole strategie), durante il quale vengono cambiati gli pneumatici.

4.Dove vedere la Formula 1 2019 in Tv e streaming?

Gli appassionati di Formula 1, per seguire tutte le gare in diretta televisiva, devono necessariamente sottoscrivere un abbonamento a Sky. La pay-tv satellitare, infatti, trasmette in esclusiva tutti i 21 Gran Premi previsti dal calendario ufficiale sul canale dedicato Sky Sport F1. Ben 16 corse saranno visibili solo tramite l'azienda di Murdoch, mentre solo cinque saranno disponibili in chiaro su Tv8 (Gran Premio di Monaco, Gran Premio di Gran Bretagna, Gran Premio d'Italia, Gran Premio degli Stati Uniti e Gran Premio di Abu Dhabi). La Rai, invece, potrà mandare in onda solo l'intero weekend dedicato al GP d'Italia.

Su Sky è possibile seguire tutte le fasi relative ad ogni Gran Premio: dalle conferenze stampa del giovedì alle prove libere del venerdì, passando per le qualifiche del sabato e, naturalmente, la gara della domenica. Inoltre, per gli abbonati è possibile vedere in streaming i vari appuntamenti con il mondiale di Formula 1, collegandosi alla piattaforma Sky Go. È possibile accedere anche al servizio NOW Tv, che dà la possibilità di seguire alcune esclusive della pay-tv satellitare senza avere un contratto di abbonamento. Infatti ogni utente può scegliere tra un pass giornaliero, settimanale o mensile.

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Nato a Napoli il 30/9/1980, da sempre ho avuto una grande passione per il mondo della scrittura e dell'editoria. Ho lavorato in diversi giornali online della Campania, occupandomi di diversi settori, dalla cronaca all'ambiente, passando per il gossip e il calcio. Sono diventato giornalista/pubblicista dal febbraio del 2015, e attualmente sono capo-redattore presso un portale web che si occupa di notizie legate agli Anni '80-'90, e dal 2014 faccio parte del team di Blasting News, dapprima come Junior, poi come Senior.
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