La crisi che ha colpito tantissime famiglie nelmondo, ha fatto diventare più egoista suo malgrado la società.

Molti di coloro che facevano volontariato agli altrie che nella loro vita avevano spazio per pensare anche al prossimo, oggi devonopensare al loro sostentamento; è questo il peggiore riflesso della crisimondiale.

Chi pensa ai piccoli poveri del mondo, ma anchedelle nostre città se le famiglie impoverite hanno sempre più difficoltà e loro,i bambini, vivono per primi il disagio di questo impoverimento generale dellasocietà, non solo da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista disofferenza sociale?

Le milioni di iniziative promosse un tempodiventano sempre più scarne di nuovi eventi; purtroppo per molte personearrivare a fine mese è prioritario oggi, non sempre si riesce a pensare ancheal povero quando si è diventati tutti meno fortunati.

I piccoli dell'Africa ci sono ancora e devonosubire non solo la fame, ma anche le violenze di territori, dove sono accesiconflitti che dilaniano le popolazioni di queste zone rosse del mondo,infuocate da lotte che non risparmiano nella loro brutalità neanche loro.

I conflitti dei paesi islamici per la libertàhanno fatto vedere la crudeltà dell'uomo e nessun intervento dell'ONU né delleorganizzazioni umanitarie è valso a placare questa onda di violenza disumanache ha portato a crimini contro l'umanità inauditi.

Anche la Chiesa non ha fatto molto per questi bambini buttati lungo strade polverose a piangere e gridare per ilfreddo, la fame e il dolore, va ascoltata la loro disperata richiesta di aiuto sommersada quelle di altri che non ascoltano che se stessi e il proprio egoismo.

Non solo ci sono i tribunali che tolgonoalle mamme o ai genitori e ai nonni i propri figli, che prima di un pasto caldo avrebbero bisogno dell'amore dei propri cari, ma anche le violenze sui minori, addirittura nellescuole, nei luoghi preposti alla loro tutela negli ospedali, nei manicomi, neicentri assistenziali, dove ad esempio finiscono anche bambini con minorazioni: luoghi dove giornalmente si perpetrano queste dolorose violenze.

Le guerre, le violenze, la fame, ladisoccupazione dei genitori, la disumanità di famiglie che li crescono in mezzoalla violenza e l'incapacità della legge di tutelarli fanno del mondo deipiccoli un mondo pieno di dolore.

Ci sono numerose associazioni nate per proteggerli, ma non bastano: dobbiamofare qualcosa per loro, per farli tornare a vivere anche in questo mondo pienodi crudeltà e dolore meglio di quanto stanno vivendo oggi, è il loro appelloche dobbiamo ascoltare, e con il loro anche quello degli altri anelli deboli dellanostra società.