Il presidente Maroni, eletto presidente della regione Lombardia, al centro del suo programma ha a cuore due punti in particolare: vuole che il 75% delle tasse dei lombardi resti alla Lombardia e punta alla realizzazione della macroregione padana, attraverso la fusione con Veneto e Piemonte, le quali regioni hanno già presidenti leghisti.

«Il nostro progetto è creare una macroregione del Nord che sia in grado di avere con Roma un rapporto tale da ottenere tutto quello che chiediamo». Queste sono le parole di Roberto Maroni.

Con le elezioni vinte in Lombardia, la Lega nord torna quindi a proporre una delle sue battaglie storiche: la “macroregione del nord”.

Ma di cosa stiamo parlando? Con macroregione si intende un’area geografica, ottenuta dall’unione di più regioni all’interno della quale vengono condivisi territori e caratteristiche. Era il 16 febbraio 2013, circa un anno fa, quando il neo presidente della regione Lombardia Roberto Maroni, incontrò sul lago di Garda il governatore della regione Piemonte Roberto Cota, quello del Veneto Luca Zaia e del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, per sottoscrivere un accordo. Si trattava del “Patto per la macroregione del Nord”, che ha come unico obiettivo quello di unire le grandi regioni del nord Italia.

“Basta Sud, basta Roma” disse Zaia. “Nella mia Regione ho difficoltà a spiegare ai veneti che abbiamo il rating della Baviera ma siamo trascinati nell’oblio da chi non ha voglia di lavorare.

Napolitano dice che il federalismo non è più una scelta ma una necessità, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Nord lavora, gli altri sprecano. Io non so più cosa dire ai 160mila disoccupati veneti”.

Secondo Cota: “la costituzione di una macroregione ’è una grande opportunità anche per il Piemonte. Oggi a noi rimane solo il 37% delle entrate tributarie e il risultato è che i piemontesi sono in grossa difficoltà perché hanno una pressione fiscale superiore al 60%”.

Per Renzo Tondo invece “la costituzione della macroregione può essere un servizio per tutto il Paese. Se si ferma il Nord infatti si ferma tutta l’Italia. Ecco quindi che la costituzione della macroregione non è da vedersi come un privilegio ma anche una necessità per fare ripartire l’economia del Paese”.

L’obiettivo della Lega di insediarsi nelle regioni del Nord oramai è raggiunto, il loro slogan “prima il Nord” verrà probabilmente messo in atto e l’Italia rischia seriamente la secessione.