L'editore capo della rivista britannica "Polics First", Macus Papadopoulos denuncia: "l'Occidente sta esercitando pressioni e si sforza di influire sulla situazione in Ucraina per mezzo dell'organizzazione e dell'istigazione dei partiti oppositori".

L'Ucraina è un paese chiave per isolare la Russia dall'Europa, la storia del gasdotto è di dominio pubblico, quella dei pozzi petroliferi in Crimea, pure.

Il presidente Yacunovich, presidente democraticamente eletto è stato cacciato perché voleva rispettare gli accordi presi con la Russia, ovvero gli accordi sul prezzo dell'energia, gli accordi sull'immigrazione che non permettono ai cittadini ucraini di muoversi liberamente in Europa.

Difatti in Ucraina hanno agito organizzazioni come Otpor! specializzate in propaganda e manipolazione di informazioni, installatesi nel paese già per la prima "rivoluzione arancione"del 2004 la stessa i cui servizi furono utilizzati in altri paesi , fra i quali la Serbia per il rovesciamento del regime di Milosevic, ostile agli interessi USA. Il lettore crede nel caso? O è molto più probabile che ci sia qualche potere forte dietro queste ricchissime organizzazioni che son sempre le stesse e sempre efficacissime. Queste organizzazioni mettono i soldi necessari per guidare la rivolta e fanno leva sui problemi che ci sono al momento nel paese. Gli ucraini ad esempio volevano entrare in Europa solo per beneficiare del trattato di Shenghen, ovvero quel pezzo di carta che permette ai cittadini europei di muoversi liberamente all'interno di un territorio europeo.

La situazione ucraina è in realtà un braccio di ferro tra Usa e Russia e bisognerà aspettare la prossima mossa di Putin che di certo non starà a guardare mentre gli Stati Uniti cercano di appropriarsi dei suoi "sudditi". Scommettiamo che il nuovo leader Ucraino proporrà privatizzazioni e liberalizzazioni esattamente come impone la scuola neoliberista di Friedman ovvero gli Stati Uniti?

Quello che percepiamo è solo il frutto di quello che vogliono mostrare i media, chi ci governa, vi prego di tenerlo a mente. Dal 1° gennaio anche la Lettonia è passata all'Euro, e in questi 20 giorni i prezzi delle merci sono aumentati vertiginosamente, di almeno il 10%. Ma non fidatevi di me, andate a controllare voi stessi.