Per chi non sapesse nulla della "legge 40", in questo mese di luglio, si stanno rincorrendo talmente tante notizie, che il desiderio di saperne di più potrebbe sorgere spontaneo.Cerchiamo di riepilogare. La legge n° 40 del 19/2/2004 disciplina la fecondazione assistita presso ospedali italiani. La legge è intitolata "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita" (PMA) e ci precisa chi può procedere con la PMA; dove procedere (in Italia), divieti: elenco di sanzioni amministrative e penali. Chi può beneficiare della PMA: coppie di maggiorenni, di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertili, entrambe viventi (articolo 5).

La condizione è che un medico abbia accertato sterilità o infertilità e non sia possibile rimuoverne le cause. Dove si può ricorrere alla PMA, in Italia? Soltanto presso strutture sanitarie che siano state autorizzate dal Ministero della Salute, che risultino iscritte in un "registro". Sanzioni amministrative e penali sia per chi ricorre alla PMA, che per i medici, se non rispettano la Legge 40.

Cosa è successo ? Fino al 10/6/2014, quindi per oltre 10 anni, la legge 40 ha vietato la fecondazione eterologa, cioè realizzata con il contributo di un estraneo alla coppia. La Corte Costituzionale, con sentenza n° 162 del 10/6/2014 ha stabilito che sono incostituzionali e quindi abrogati, cancellati, gli articoli della legge n.

40 che fissavano il divieto della fecondazione eterologa. La Corte Costituzionale é stata interpellata dai tribunali di Milano, di Firenze e di Catania. In estrema sintesi, la Corte Costituzionale ci dice che tutti hanno il diritto di formare una famiglia con figli; che questa libertà di avere i figli è contenuta in diversi articoli della Costituzione: quindi, se c'è una legge che contrasta la libertà di avere dei figli, la legge (o gli articoli di quella legge) va "cancellata".

La Corte Costituzionale aggiunge che il nostro legislatore sa bene che molti cittadini italiani vanno all'estero, in altri paesi europei dove è legittima, per ricorrere alla fecondazione eterologa. E ne è talmente informato che si è preoccupato di regolamentare le nascite all'estero di bambini, italiani, nati da fecondazione eterologa.

Insomma, aggiunge la Corte, non esiste un vuoto normativo perché "dalle norme vigenti, è dunque, già desumibile una regolamentazione delle PMA di tipo eterologo".

Sono seguite altre voci (anche contrastanti):

- il 9/7/2014 sul proprio sito, il Ministero della Sanità ci informa di avere pubblicato la Relazione annuale al Parlamento sullo stato di applicazione della Legge n. 40/2004. La relazione riguarda l'anno 2011 per cui segnaliamo che non si inserisce nel dibattito sulla fecondazione eterologa, vietata dal 2004 al giugno 2014.

- su tutti i quotidiani, abbiamo letto novità rispetto a "chi" potrà ricorrere alla fecondazione eterologa. In realtà, lo dice già l'articolo 5 della Legge n.

40/2004 per cui anche questo dibattito è abbastanza sterile.

- il Ministro della Salute sostiene che, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, si dovrà attendere un intervento legislativo del Parlamento, proprio per disciplinare la fecondazione eterologa. Rispondono i giuristi che la sentenza della Corte produce degli effetti immediati e non è necessario.

Il dibattito si infiamma e, come al solito, le coppie, che possono continueranno ad andare all'estero mentre le coppie con meno disponibilità finanziarie rimarranno in Italia, alla finestra, a guardare, per vedere cosa ne sarà del diritto costituzionale di formare una famiglia con figli.