Scusatemi, potreste darmi una risposta? Quale stimolo all'economia, quale forza per far risalire i consumi, quale introito maggiore dà, al popolo italiano, la riforma del Senato? Cioè, se non litigano prima, quell'eterogenea accozzaglia di partiti che stanno spingendo per farla, questa riforma vedrà la sua applicazione solo alle prossime elezioni e tutti abbiamo visto che nessuno di quelli al governo vuole che noi si vada a votare.

Non vuole il voto Renzi, per continuare a sbattere sul muso a tutti quel 40,8%, adesso nominale, in quanto, nel momento in cui gli italiani si accoderanno per pagare la TARI, insieme a tutte le altre tasse, voglio vedere quanto ne resterà di questa percentuale;

Non vuole il voto Berlusconi, che in Renzi e nel Pd ha trovato la scialuppa di salvataggio che fa sì di tenerlo in vita politicamente, per loro uso e consumo, salvo poi gettarlo via quando non gli servirà più, così come fa da un bel po' di anni il PD;

Non vuole il voto Alfano, con quella misera percentuale racimolata alle europee;

Di Scelta Civica, Unione di centro, Popolari per l'Italia e Partito Socialista Italiano manco vale la pena parlarne, macerie di sogni di partito infranti;

Non vuole il voto il 75% del parlamento italiano, troppo affezionato a quel dolce far niente e a quelle poltrone, quindi, a fronte di questo palese disinteresse nel volerci accompagnare al voto, questa riforma del senato, a che serve?

Volete seguire, un attimo, il mio pensiero e vedere se nel guazzabuglio della mia mente c'è qualche corto circuito o se, la mia diffidenza sicula, invece, m'indirizza verso la verità?

Non sarà che, data la certezza del governo Renzi di restare in carica fino al 2018, nel loro sapere di aver promesso cose che non potranno mantenere, nel loro essere consapevoli che, dopo questa sbornia di festeggiamenti per il 40,8%, dopo aver fatto la voce grossa, dopo aver minacciato a destra e a manca, con prosopopea, che loro non si fermano e che vanno avanti comunque, non sarà, dicevo, che si stiano preparando le carte per fare sì che, comunque vada, loro vincono lo stesso?

Non sarà che stiano studiando le percentuali per fare sì che, anche se a votare vada solo un italiano su due, questo gli dia il massimo per gestire il potere?

Non sarà che, di fronte alla loro manifesta incapacità di risolvere i veri problemi della crisi, questi cercano di sviare il discorso e indicano come centro del problema italiano l'incapacità di governare per la presenza delle due camere, discordi, molte volte, l'una dall'altra?

A quanto mi ricordo, i governi Berlusconi avevano, in genere, entrambe le camere a favore, eppure non fu fatto mai nulla per il bene dell'Italia e questo fece sì di far frammentare il voto e veder sfumare l'idea delle due coalizioni, centrodestra e centrosinistra, antagoniste ma partecipi al buongoverno...

se questo ci fosse stato, però!

Non sarà che questa sfiducia montante verso la casta politica italiana (non è un refuso, ho scritto casta volutamente!), inutile per quel che riguarda la soluzione dei problemi del paese, ma utilissima e oltremodo esperta nell'arte dell'arricchimento personale, questo malumore generale degli elettori, tramutatosi in assenteismo al voto, non è quello che temono e per questo studiano come fregarci alle prossime elezioni?

Non sarà che hanno capito di non essere capaci di governare facendo scelte giuste e allora ricalcano le regole per risolvere le crisi che aveva la vecchia Democrazia Cristiana, cioè, aumento delle tasse e basta?

Io non è che sia poi così tranquillo, di fronte a questi atteggiamenti autoritari e totalitari, tipo padre padrone che gestisce tutto e che fa di tutto per evitare di lasciarci anche pensare, io non mi sento tranquillo per niente ed è per questo che ogni mattina sfoglio le pagine dei giornali.

Cerco incessantemente le interviste a Renzi, perché so che, nel momento in cui leggerò #italianistatesereni, ebbene, quel giorno sarà la fine! E stranamente, già da ora, io avverto un bruciore alle terga.