Mentre in tutto il mondo si parla di energie rinnovabili, di ridurre l'inquinamento e magari trovare anche soluzioni più economiche, in Italia c'è chi ancora preferisce il caro e vecchio petrolio. Questo succede in Sicilia con protagonista il governatore Rosario Crocetta. Ricordate quanto da semplice candidato alle elezioni regionali si appellasse contro le trivellazioni? Ora sembra una persona esattamente opposta, infatti ha impedito che si producesse energia pulita nella sua regione introducendo vincoli e restrizioni per chi volesse investire sull'eolico. La sua motivazione non pare molto convincente in quanto, dichiara, che la sua scelta è stata effettuata per salvaguardare la bellezza dei paesaggi che verrebbero "rovinati" dalla visione delle pale eoliche e che questo comporterebbe un problema per il turismo. Tutto qui? No, perché ha dimostrato un forte interesse per gas e petrolio, infatti sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per l'estrazione degli idrocarburi, e per agevolare ancora di più le trivellazioni ha portato le tasse di estrazione di quest'ultimi dal 20% al 13%. Tutto questo con la collaborazione di Assomineraria, Eni, Edison e Irminio. Ricordiamo che Rosario Crocetta ha lavorato in passato per Eni e che la Edison ha avuto l'ok dal governo per la realizzazione di tre pozzi petroliferi in Abruzzo.

Ma vogliamo davvero questo? A quanto pare no, almeno non tutti, per questo sono nati alcuni movimenti di protesta tra cui il più specifico NoTriv. Questo movimento nasce a Pisticci negli anni 60 e ancora oggi vanta un gran numero di sostenitori, che a quanto pare è in aumentato contando sostenitori su tutto il territorio. La stampa, invece, come accoglie queste decisioni? Attualmente Il Fatto Quotidiano sembra essere il più attivo sull'argomento insieme al Quotidiano di Sicilia, mentre sembra quasi che ci sia meno interesse da parte delle altre testate e delle TV. Probabilmente in un altro paese questo avrebbe potuto suscitare scandalo, o magari non sarebbe accaduto in quanto sarebbe stato bloccato sul nascere. Quindi mentre vediamo la Germania occupare 371.400 persone, la Francia investire 10 miliardi e in Australia che cercano di creare città energeticamente indipendenti (ZNET), in Italia accade esattamente il contrario e in pochi ne parlano. Voi siete contrari o favorevoli?