Era il 18 gennaio di questo ennesimo annus horribilis targato 2014 quando "la cosa" avvenne. In giro poche anime in cerca di soluzioni ai propri problemi circolavano tra le frustate di vento rabbioso intriso di fiocchi grossi come uova di struzzo tibetano. Anche senza tendere i padiglioni (quelli auricolari, non quelli architettonici…), gli ululati digitali di qualche band di loop facevano rabbrividire e spaventare i ragazzini abituati ai vampiri televisivi, ma non ai loop di gente scansafatiche che al lavoro di dieci anni di Conservatorio preferisce, per l'appunto, un loop rubato su internet.

Ora, che gli struzzi tibetani esistano o meno, o che le band di loop girino nelle campagne intorno a Roma, be', si potrebbe fare una ricerca approfondita: magari non è vero niente (tanto più che quest'inverno è stato clemente… Clemente Mastella? Nooo! Clemente aggettivo). Tuttavia "la cosa" è avvenuta.

La cosa, ovvero il Patto del Nazareno

Certo, sappiamo tutti che è ricordato così perché la sede del Partito Democratico, dove l'evento si è palesato ed è stato sottoscritto, è situato in via del Nazareno. Inoltre, "la cosa", è stata caratterizzata dalla presenza di Berlusconi e Renzi. Detto in altre parole, è stata la prima volta che un loop di nome Silvio è entrato nella tana del Partito Democratico.

E cosa è stato fatto in questa tana di anti/loop? Be', intanto precisiamo che non si è sicuri che in quella tana siano proprio anti/loop; poi, si può sicuramente affermare che è lì che è stato approntato l'Italicum con l'annessa riforma elettorale. Ma queste sono bazzecole. La vera rivelazione che si sta sdoganando in queste righe è che al tutto ha presieduto, tenetevi forte, sì, ebbene lo si può dire con sicurezza ora che la gente è più fortificata dagli 80 denari per i quali hanno venduto parte del loro organismo: ebbene sì, c'era Lui!

Ed è stato proprio Lui che, quando Berlusconi gli ha detto che nei confronti di Renzi lui, sempre Berlusconi, si sentiva come il Padre di Lui, li ha lasciati con una parabola presa in prestito e da Edoardo Bennato:

…Tu andrai in prigione

in prigione, in prigione

proprio tu, in prigione

e che ti serva da lezione!

E poi da Mimmo Parisi:

…L'attacco è per qualche tanghero

che affida il potere ai ladroni

ai rubagalline

non faccio prigionieri!

Loro, come da copione, non hanno capito niente, tuttavia, nonostante il cipiglio nervoso del loro invitato di alto rango, hanno deciso, proprio in questi giorni e per farsi belli agli occhi del mondo, di svelare che il Patto si chiama del Nazareno proprio perché era presente il Nazareno (ah, il numero di quest'ultimo ce l'aveva Berlusconi, d'altra parte lui i numeri li sa fare bene!).