La bufala corre in rete e viene amplificata dai social network. Ci sono notizie che sembrano assolutamente plausibili, altre invece del tutto incredibili, ma poco importa, se un numero sufficiente di persone ne parla su Facebook e gli altri social, il gioco è fatto, ci sarà sempre chi prenderà la notizia per buona. Tra le bufale più recenti quella di alcuni casi di Ebola in Italia. Fatto grave e rivelatosi del tutto infondato. In questo caso la diffusione dell’allarmante notizia è costata anche una denuncia al suo 'autore'. Molti ricorderanno poi l’allarme per lo shampoo di una nota marca che avrebbe causato terribili lesioni, rivelatesi poi create ad arte con un noto programma di grafica.

L’ultima, e forse più incredibile, delle bufale estive, diffuse ed alimentate dalla rete è quella del ritrovamento del corpo di una sirena a Lampedusa. Sì, parlo proprio della creatura mitologica, metà donna e metà pesce. Nonostante il carattere mitico del personaggio, in molti ci sono cascati, credendo ad alcune foto, ovviamente costruite al computer.

Ma come mai online ci sono così tanti creduloni? Forse c’è solo voglia di evadere dalla realtà e regalarsi un po’ di magia e mistero, almeno nel caso della sirena. Forse, c’è una sorta di “effetto gregge” se in tanti, online, sembrano credere a qualcosa, altri seguono a ruota, senza farsi troppe domande. Di certo è un fenomeno interessante, che merita di essere studiato ed approfondito.

Il web, per chi volesse approfondire, oltre che immensa fabbrica di bufale, può anche diventarestrumento per smentirle, basta un po’ di spirito critico. Nel caso della sirena, ad esempio, sarebbe bastata unaricerca online per scoprire che le stesse incredibili foto erano già comparsenel 2008, in relazione ad un altro presunto ritrovamento di una creaturaibrida, in parte umana, in quel caso avvenuto però a Manaus. 

A complicare poi, per così dire, ancora di più la questione,ci sono i siti di contro informazione,e quelli satirici, il cui scopo non è certo diffondere notizie false.

Peccatoperò che alle notizie, palesemente inventate, da questi siti, molti, troppospesso, credano davvero. In effetti, ci sono casi, come quello di Schettino a LaSapienza di Roma, nei quali la realtà supera la fantasia. Anche qui però c’è statadella disinformazione, infatti l’interventodell’ex comandante della Costa Concordia, tragicamente naufragata al Giglio,non è stato, come riportato da molte testate, una lectio magistralis.