Io non so se è coraggio o incoscienza, ma presentare Federica Mogherini come candidata dell'Italia per la Commissione Ue e per il posto di "ministro degli Esteri" dell'Unione, dopo che ieri, in India, c'è stato l'ennesimo rinvio dell'udienza dei due marò, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, ha del grottesco. Confermare la scelta iniziale e presentare la Mogherini, dopo che l'India ha nuovamente sbeffeggiato l'Italia con quell'indisposizione del giudice che fa slittare l'udienza al 14 ottobre, ha un che di comico, se non fosse che, per la debolezza dei nostri governi, adesso che quei due ragazzi non sono più un possibile veicolo elettorale di voti, eccoli, ancora una volta, che si ritrovano abbandonati in India.

Sulla loro pelle stanno vivendo quest'incubo, scegliere di fare parte e difendere con la propria vita le istituzioni italiane ed essere abbandonati al proprio destino da esse. Ricordate Monti? Ricordate come, durante la campagna elettorale, mise nel suo intento il ritorno a casa dei due marò, salvo poi abbandonarli di fronte al risultato elettorale disastroso della sua Scelta Civica? Ricordate le liti che ebbe Monti e vari esponenti del suo governo, contrari al ritorno dei due marò in India e al conseguente abbandono degli stessi ma "costretti" a eseguire l'ordine di Monti?

Da più di due anni i due militari sono prigionieri in India presso la nostra Ambasciata, da più di due anni aspettano che il governo italiano, cioè quel governo che li piazzò sul mercantile italiano "Enrica Lexie", in servizio antipirateria, con ordini ben precisi cui obbedire, si presenti in India e, diritto internazionale alla mano, sbatta i pugni sul tavolo, affermando quello che è lampante per tutto il mondo, cioè, quel mercantile era suolo italiano e che i due militari, protetti dall'immunità di funzione, non dovrebbero trovarsi in India, ma in Italia e, eventualmente, semmai si accertasse una colpa nell'adempimento della loro missione su quella nave, essere giudicati da una corte italiana.

Quel che successe quel giorno lo sanno solo i due marò e l'equipaggio del mercantile italiano, non so se spararono intenzionalmente a dei pescatori o se, quei "pescatori", diventarono tali solo dopo che il loro assalto era fallito, fermato dalla pronta reazione e dai proiettili dei due marò, ma quel di cui sono certo, sicuro, è che Massimiliano La Torre e Salvatore Girone erano sul suolo italiano e, quindi, suolo soggetto alle leggi vigenti in Italia, e che qualunque cosa sia da accertare, sia esso un omicidio, sia essa un'azione di salvataggio contro i pirati che infestano quei mari, ad accertarla dev'essere un tribunale italiano.

I governi che si sono succeduti, tramite i ministri preposti, Difesa ed Esteri, hanno sempre rilasciato interviste e indicazioni di un lavorio indefesso ma fatto a luci spente, facendo capire che, sottotraccia, i nostri ministri, degli esteri e della difesa, stavano incanalando tutti gli sforzi per risolvere questa crisi tra l'Italia e l'India, battagliando allo stremo delle loro forze ma, alla luce dei fatti, alla luce dell'ennesimo rinvio, quasi sbeffeggiante, credo che tutti questi grandi sforzi non ci siano stati, perché La Torre e Girone sono ancora prigionieri in India, lontani dai loro cari, e credo che ci rimarranno ancora per lungo tempo.

Come nazione non siamo credibili da anni, ma a maggior ragione, dopo tutto quello che l'India si sta permettendo di fare all'Italia, non osservando nessun diritto internazionale, ditemi, con quale credibilità può essere accolta la candidatura a ministro degli esteri dell'Unione Europea della Mogherini, quando due italiani si trovano abbandonati in India da più di due anni e da ben tre governi italiani? Chi, in Europa, può mai pensare di concedere all'Italia un ministero così importante, dopo aver visto l'assoluta mancanza di efficienza nel risolvere un semplice contenzioso come quello dei due marò? Perché è semplice, ragazzi, suolo italiano-leggi italiane, punto e basta!