Cardito (Na) - Sono ormai sei giorni che i lavoratori dell'Iper GVC, del Centro Commerciale La Masseria di Cardito in provincia di Napoli, sono in presidio permanente all'esterno dei cancelli della struttura, tutto questo perché non c'è chiarezza sul loro futuro. Tutto ha avuto inizio quando la vecchia proprietà, all'insaputa dei dipendenti, ha ceduto la stessa nelle mani di un imprenditore casertano. Naturalmente ciò non è una procedura normale in quanto i dipendenti ed i loro rappresentanti sindacali dovrebbero essere avvisati quando si compie una manovra del genere.

Abbiamo usato il condizionale, perché questa faccenda è tutto subordinata allo stesso. I lavoratori rivendicano spettanze arretrate dalla vecchia gestione, alcuni anche la 13a mensilità di dicembre, nonché gli stipendi degli ultimi mesi, ma questo sarebbe il minimo, infatti la società entrante oltre a non assicurare il contratto ancora in essere, vorrebbe spostare alcuni dipendenti, si parla di una trentina d'unità sui cinquanta globali, in loro strutture in provincia di Caserta. Ciò naturalmente sarebbe un problema enorme per persone che qui hanno costruito il loro avvenire, persone le quali, molte donne, senza patente che proprio non saprebbero come recarsi nei luoghi deputati. Ma la domanda sorge spontanea: "Perché far migrare questi lavoratori quando poi conoscono la struttura stessa a menadito?" Interessi occulti?

Facile pensare male in questa faccenda.

Attenendoci ai fatti, stamattina c'è stata una riunione presso il Comune di Cardito, con la presenza di tutte le parti ma l'assenza di volontà di assecondare i lavoratori è subito parsa evidente. La vecchia società, tramite i propri legali, prima fa sapere attraverso i media locali che vi sono i fondi per sanare le spettanze arretrate ai lavoratori, facendo, poi, marcia indietro al cospetto degli stessi e dicendo loro che la società è in passivo.

Doppio mistero, se una società è in passivo perché non si portano i libri contabili in tribunale e si dichiara fallimento? Poi, insulsamente, i titolari uscenti e i loro figli si presentano puntualmente in auto di grossa cilindrata quasi a dileggiare questi lavoratori che stanno presidiando il centro dal mattino alla sera invitando in maniera pacifica i clienti a non entrare a far la spesa, e la risposta più bella sta venendo proprio dai cittadini, che conoscendo la gentilezza e la professionalità che hanno dimostrato quest'ultimi da quasi tre lustri, stanno vettovagliando gli stessi invitandoli a non mollare. Un gesto che dovrebbe essere d'esempio in tutta questa complicata vicenda... dovrebbe!