Appare oggi piuttosto curioso osservare che nei giorni successivi al 23 gennaio 2014 gli inquirenti subito impegnati nella vicenda della scomparsa della madre di famiglia di Costigliole non siano riusciti ad individuare la presenza del suo corpo nel canale, visto che esso si trova in prossimità dell'abitazione dei Buoninconti Ceste ed era evidentemente un luogo da tenere in debita considerazione per occultare un cadavere.

I casi sono quindi due: il primo è che il corpo sia stato portato lì in un secondo momento, dopo essere stato nascosto in un luogo più sicuro; il secondo è che l'assassino è stato particolarmente abile nelle attività di occultamento, forse perché svolge un lavoro nel quale ha maturato una buona esperienza e dimestichezza con un certo tipo di situazioni.

Il marito di Elena Ceste, come forse saprete, è un vigile del fuoco, ma questo fatto evidentemente non è una prova. Come non è una prova di felicità il sorriso radioso che Elena Ceste mostra ogni volta che viene fotografata, che forse è solo il modo più facile di nascondere un forte malanimo dovuto alla situazione familiare.



Procediamo con ordine nella ricostruzione dell'accaduto. Il momento da focalizzare bene è circoscritto alla sera prima dell'improvvisa sparizione quando una moglie da tempo depressa ha un momento di debolezza e rivela di aver tradito il marito Michele Buoninconti. Come ha instaurato tali legami? Attraverso l'uso dei social network più in voga. Le ore trascorse davanti a uno schermo hanno inizialmente restituito interesse per la vita a Elena Ceste ma alla lunga sono diventate una trappola, creando una pericolosa dipendenza psicologica, con la signora originaria di Torino che finalmente intravede una via di fuga alla noia mortale di Costigliole d'Asti, a un'esistenza troppo monotona senza i giusti stimoli se non quelli di assistere continuamente i quattro figli molto impegnativi.

Il marito poi fa pressioni da tempo perché gli dia un quinto figlio. La moglie, che ha già abbastanza a fare, non è affatto convinta, ma questo è solo un dettaglio. Tra l'altro ha avuto anche due gravidanze interrotte. È chiaro che Michele Buoninconti, che da tempo sospettava qualcosa, non può prendere bene una simile rivelazione ma dopo infinite discussioni forse la donna cerca semplicemente il perdono dell'uomo (entrambi sono cattolici) o comunque comprensione per questi momenti di debolezza umana.

È forse nelle ore notturne tra il 22 e il 23 gennaio 2014 che uno dei due soggetti matura una decisione estrema.

Ipotizziamo ad esempio che uno dei due prenda in considerazione l'ipotesi di una separazione, scatenando angoscia nell'altro. Ipotizziamo anche una notte insonne tra continue scaramucce e recriminazioni da parte di entrambi.

Ironia della sorte - questo dettaglio sembra davvero incredibile - la sera prima Michele Buoninconti ha visto una puntata della popolare fiction Don Matteo (intepretato da Terence Hill) coi propri figli nella quale si narra di una signora che conosce uomini su Facebook e finisce per violare il patto di fedeltà col coniuge.



Dopo il ritrovamento di resti di Elena Ceste (mani, piedi, alcune vertebre) la banalità delle due ipotesi suicidio/omicidio è destinata a complicarsi non poco e c'è perfino qualche mente fantasiosa che avanza la possibilità che una misteriosa setta possa avere avuto un ruolo in tutto questo. La donna è rimasta vittima di qualche strano rituale (cosa che spiegherebbe anche perché è nuda)?

Già, perché la prima risposta che dobbiamo trovare è appunto questa: perché Elena Ceste sarebbe dovuta uscire di casa al mattino, nel freddo, senza vestiti, sapendo così di essere immediatamente notata a chiunque? Al 27 ottobre 2014 il caso Elena Ceste rimane tutto da decifrare.