Con la legge di Stabilità alle porte i dubbi dell'opinione pubblica sono sempre più corposi: vi saranno novità di rilievo sulle Pensioni per precoci e usuranti, sulla pensione anticipata 2014 e sulla proroga dell'opzione donna o col nuovo monito del Fmi le misure a favore di questi interventi potrebbero essere a rischio? Della riforma delle pensioni 2014 in senso stretto non si sente più parlare, le attenzioni del premier si sono focalizzate, nell'ultimo periodo, unicamente intorno alla Riforma del Lavoro. Cosa ne sarà allora di tutti quei lavoratori che sono in attesa di ricevere indicazioni precise circa il loro futuro previdenziale?

Pensioni precoci e usuranti e pensione anticipata: nuovi tagli in vista?

Una cosa è certa il malumore tra l'opinione pubblica si sta diffondendo, soprattutto dopo le ultime notizie di probabili nuovi tagli da destinare al comparto previdenziale, pare che ad essere colpiti da una nuova politica di sforbiciate potrebbero essere le pensioni sociali, le pensioni minime e i fondi per i lavori usuranti. Stando, infatti, a quanto annuncia Il Sole 24 Ore il Governo starebbe pensando di risparmiare sul settore previdenziale, per sopperire in parte al nuovo monito giunto dall'FMI che ha additato l'Italia di spendere eccessivamente per la spesa pensionistica sentenziando che essendo troppo altra "un taglio della spesa pubblica deve passare per un taglio della spesa previdenziale". 

La certezza dei nuovi tagli è giunta dal DEF dove il Governo ha scritto che metà dei 23 mld necessari per finanziare la prossima Legge di Stabilità giungeranno da un aumento del deficit, e l'altra metà, stando alle ultime preoccupanti rivelazioni del Sole 24 Ore, giungeranno purtroppo da un colpo di mannaia di oltre 2 mld sulle spese gestite dal ministro del lavoro Poletti, tra queste anche gli assegni sociali e integrazioni al minimo delle pensioni.

Pare che per limare il numero delle persone che potranno accedere ai servizi sociali e sociosanitari verrà utilizzato in nuovo Isee, allo scopo di ridurre la platea dei bisognosi. Modificando dunque al rialzo i requisiti che saranno necessari per poter accedere all'assegno sociale, all'integrazione della pensione.

Se da un lato Il Sole 24 Ore precisa che Giuliano Poletti sta "dettagliando con attenzione massima" questi tagli alla spesa previdenziale perché si tratta di un "operazione delicatissima", dall'altro lato si scopre che tra i tagli rientrerebbero anche i fondi per i lavoratori esposti ad attività usuranti.

Inoltre verranno ulteriormente ridotti i costi di funzionamento Inps e Inail, che lamentano già budget ridicoli rispetto a quelli del 2011.

Opzione donne, pensione anticipata, prestito Inps: tutto in fumo?

La domanda che ci sorge spontanea è: la legge di Stabilità anziché sanare le richieste dei lavoratori che confidavano in una riforma atta a concedere maggiore flessibilità in uscita con l'approvazione della proposta di Damiano di una pensione anticipata a partire da 62 anni con premi e penalizzazioni o del Prestito Inps, aggiungerà invece ulteriore dramma previdenziale ai soliti noti?

Perché invece di infierire sulle fasce già deboli il Governo non attua la proposta di tagliare le pensioni d'oro e d'argento? Inoltre, se di fondi esigui si parla, perché non prorogare l'opzione contributivo donne, che permetterebbe allo Stato di risparmiare nel lungo periodo, come precisa lo stesso Comitato Opzione donne, senza ledere il diritto alla pensione acquisito con la legge 243/2004?