"Nella mia vita professionale, ho mantenuto un livello di privacy sulla mia vita personale. Le mie origini sono umili, e non cerco di attrarre l'attenzione su me stesso". Inizia così, l'articolo di Bloomberg con cui il numero uno di Apple, Tim Cook, dichiara pubblicamente di essere gay. Tim Cook è il genio della supply chain che Steve Jobs ha appuntato come suo successore. Ha imparato da Steve Jobs che "la concentrazione è la chiave", concentrazione massima, "laser". A differenza di Jobs, non è esuberante, ma pacato. Di poche parole, di frasi quasi sottovoce, il cui significato è però concentrato, la cui precisione è millimetrica.

Alla Apple si dice che le sue lunghe, riflessive, pause tra una frase e la successiva fanno tremare le vene ai polsi dei migliori manager della Silicon Valley. Le riunioni con Cook sono insieme pacate e taglienti, precise come un bisturi.

"Essere gay mi ha fatto capire, profondamente, cosa vuol dire essere parte della minoranza. Mi fa vedere quali sono le sfide che deve affrontare chi è parte di un'altra minoranza, ogni giorno". Cook accosta, poi, una parola complicata per la storia del movimento omossessuale: Essere gay "è il regalo più grande che Dio mi ha fatto". Questo accostamento può far storcere il naso e discutere, sopratutto in Italia. E Cook lo tira fuori con il suo modo pacato, ponderato, umile, ma allo stesso tempo profondamente incisivo.

Per una certa parte del pubblico, la notizia non è esattamente nuova. Già nel 2011, i media americani dibattevano pubblicamente sull'orientamento sessuale di Tim Cook. Il magazine gay Out lo poneva alla cima dei gay più influenti del mondo. Ma è comunque un passo importante, perchè si sta parlando degli Stati Uniti, con le loro contraddizioni.

Non deve neanche stupire, quindi, che in 29 paesi USA, si può essere licenziati per dichiarazioni di questo tipo. In ogni caso, la domanda "Perchè proprio ora?" rimane. Qualche maligno potrebbe sottolineare che l'Apple Watch è stato accolto con una certa freddezza dalla stampa, e che le ultime mosse di Apple sembrano rincorrere il mercato piuttosto che guidarlo come un tempo.

Forse Tim Cook sta cercando di migliorare le pubbliche relazioni di Apple, per coprire eventuali mancanze? Noi non la pensiamo così. Ora che il creatore di Android ha lasciato Google, Apple è libera di definire il futuro degli smartphone.