I casi legati alla morte del piccolo Loris Stival, della mamma di Costigliole D'Asti, Elena Ceste e della professoressa Gilberta Palleschi sono soltanto gli ultimi tre anelli di una lunga catena di delitti inspiegabili a cui stiamo assistendo impotenti da alcuni anni a questa parte: una catena che comprende, tanto per citare qualche nome, il povero Samuele Franzoni, passando per Chiara Poggi, per non parlare di casi tuttora insoluti come quello di Roberta Ragusa o di Guerrina Piscaglia.



Inevitabile chiedersi che cosa stia succedendo all'uomo e a questa società di oggi: soprattutto, c'è da riflettere sull'efferatezza di tali delitti, siano essi compiuti a scopo sessuale oppure per vicende legate alla vita familiare. A farne le spese sono sempre i più deboli, le persone indifese, le donne, i bambini in tenera età, coloro che non hanno la possibilità di difendersi da un male che sta sempre più permeando questa società. Dobbiamo riconoscere, purtroppo, che il male e l'egoismo si sono impossessati del mondo, perchè se una madre arriva al punto di uccidere il proprio figlio, anzichè difenderlo ed essere disposta a dare la propria vita in cambio della salvezza della creatura che ha messo al mondo, allora vuol dire che siamo davvero arrivati all'ingerenza assoluta del male.


Se una volta, la cronaca nera raccontava, nella maggior parte dei casi, di omicidi a scopo di rapina o comunque per denaro, oggi assistiamo impotenti a delitti il cui movente è talmente perverso che la nostra mente lucida stenta a comprenderne il perchè sia stato commesso un atto così atroce, perchè completamente al di fuori della ragionevolezza. Se una creatura indifesa come un bambino non si trova più nemmeno al sicuro tra le braccia della propria mamma, siamo davvero arrivati all'apoteosi del male, alla piena influenza diabolica, capace di far compiere dei gesti che vanno al di là della natura dell'uomo. Se aggiungiamo a tutto questo il fatto che nemmeno una donna possa trovare rifugio tra le braccia del proprio uomo, allora tutto questo significa che il valore più importante della nostra società, ovvero la famiglia, è in serio pericolo.