Le prossime elezioni regionali e comunali 2015, che si terranno nel mese di maggio, offrono un quadro molto chiaro della situazione politica italiana. Nei partiti è già campagna elettorale. Nel PD, la legge elettorale, in approvazione alla camera dei deputati, turba i sogni di molti politici. In Forza Italia, il contrasto tra il cavaliere e Fitto pare quasi insanabile.

Nella Lega, Tosi in competizione con Zaia e Salvini. Non mancano dissensi neanche nel Ncd. Grillo parla poco, dopo le varie espulsioni, il M5S partecipa al dibattito politico e pare in lieve flessione nei sondaggi. La polemica, a volte, raggiunge toni molto elevati e disorienta l'elettorato che è molto perplesso. I politici, nel passato, ci hanno abituati a promesse, il più delle volte, disattese. E' il caso di citare il Fatto Quotidiano del 13 aprile 2015: "Niente di nuovo sotto il sole: diceva Machiavelli che la promessa data era una necessità del passato, quella non mantenuta una necessità del presente". Stando agli impegni assunti, maggioranza ed opposizione, devono centrare gli obiettivi che si avvicinino al proprio pensiero, il più possibile. Non si può mai pretendere di ottenere il 100% delle richieste poiché, come sappiamo, la politica è l'arte del mediare e della sintesi. Una cosa non capisco. I partiti politici si comportano come negli anni passati, senza accorgersi che la crisi in atto ha prodotto radicali cambiamenti nella società. Non si può più parlare di destra o sinistra. Ora ci si deve, tutti insieme, confrontare sui problemi. E' importante avere un lavoro e la possibilità di ottenere un mutuo agevolato per l'acquisto di una casa. Le sigle sono finite e non valgono più niente. I partiti devono fare autocritica e rettificare il percorso confrontandosi su burocrazia e corruzione, due mali da estirpare. Il dialogo tra le forze politiche è quanto mai necessario, proprio in questo momento, in cui affiorano i nodi al pettine della politica. Il Corriere della Sera del 17 aprile 2015 in un articolo sintetizza, nel titolo, la situazione: "Un paese senza destra e sinistra - Galli della Loggia: una volta terminati gli effetti della droga dell'antiberlusconismo si sono viste come stavano le cose: il PD non esisteva più, era un involucro vuoto".