I tempi attuali sono un concentrato di egoismo, narcisismo e siamo ossessionati da un consumismo sfrenato. Questa epoca sta subendo varie fasi di crisi in tutto il pianeta, e la generazione attuale non sembra essere in grado di contrastarne gli effetti distruttivi.

Eppure c'è una nuova generazione che potrebbe salvare il mondo, ma ancora non sa come fare. Coloro che ne fanno parte sono nati e cresciuti in questi periodi di profonda crisi recessiva, in un mondo afflitto dal terrorismo, dalle violenze etniche e religiose, dalle guerre, dagli alti tassi di disoccupazione e da una mentalità assolutamente apocalittica.

Essi sono i giovani che gli esperti chiamano "generazione Z", il gruppo di ragazzi e ragazze nati tra il 1994 e il 2010, che rappresenta attualmente il 26% della popolazione mondiale.

Gli esperti hanno già analizzato tutti i tratti della loro personalità e sono certi che potrebbero contribuire a spazzare via questo modo di amministrare il mondo. Gli studi e i sondaggi, effettuati da parte di molti esperti collegati a varie università nel mondo, delineano che la "generazione Z" è dinamica, determinata e volta a un cambiamento radicale della situazione attuale. Sono ragazzi delusi dalla politica, non a caso solo il 10% ha fiducia nel proprio governo. Il 77% dei giovani della "generazione Z" è intenzionato a non chiedere aiuti e prestiti alle banche, così facendo l'economia dovrà trovare in futuro altre basi d'appoggio per mantenersi in equilibrio.

Pur trattandosi di una generazione disinteressata è comunque altruista, politicamente sensibilizzata su questioni come la disuguaglianza economica e sociale e il 95% di loro ritiene che si dovrebbe aiutare chi ne ha bisogno. Infine, studiano di più e meglio, anche per merito di internet, e coltivano una crescente consapevolezza sociale agevolando le attività di volontariato.

Secondo un sondaggio di Millennial Branding, che ha intervistato centomila giovani degli Stati Uniti, la "generazione Z" desidera partecipare a qualche forma di ONG, mentre il 76% si è detta preoccupata per le questioni climatiche. Chiedono l'uguaglianza tra persone di sesso diverso e razze. Come già precisato, l'empatia verso i partiti tradizionali scompare quasi del tutto, ma questa generazione sarà persino più prudente, realistica e anche più scettica circa le grandi aziende multinazionali.

Solo il 6% della "generazione Z" ha paura del proprio futuro, in quasi tutti i sondaggi i due terzi dei ragazzi dichiara di voler fondare una propria azienda creando lavori che, però, abbiano un senso e che aiuti a cambiare radicalmente il mondo.

A questo punto, saranno loro i nuovi eroi, coloro che ci faranno capire dove la nostra generazione ha sbagliato per poi porvi rimedio? Saranno loro i simboli di giustizia e trasparenza? Tutte buone domande alle quali, però, al momento non è facile rispondere. Nel frattempo una cosa è certa: il mondo, così come lo stiamo lasciando in eredità ai giovani di questa "generazione Z", non è più vivibile. Per cui, fate presto!