Ho sentito più volte, nel passato, parlare di vendita del patrimonio immobiliare dello Stato. I risultati sono sempre stati deludenti.

Un poco di fantasia non guasta

Gli incassi sono stati molto modesti, contro una cessione importante del patrimonio edilizio. Un vero affare per le società ad hoc. Non è tanto questo il vero problema, quanto quello, più importante, di non utilizzare gli stessi immobili in vendita, per ridurre gli affitti pagati ai privati di somme elevate. Era sufficiente chiedere dei mutui, ristrutturare gli stessi immobili e con l'affitto far fronte ai mutui stessi.

Ne sarebbero scaturiti due vantaggi essenziali: il primo è quello di rilanciare l'edilizia e quindi di incentivare un settore importante della nostra economia da recuperare, ed il secondo, non meno importante, che è quello di ridurre le spese di affitto che ormai sono molto elevate.

Trasformare caserme dismesse in uffici pubblici e scuole

Questa proposta, che può valere anche per il futuro, non è frutto di fantasia ma di realtà. Non richiede grossi investimenti poichè si attinge ai mutui, si da lavoro alle imprese e si risparmia sugli affitti. A regime, si risanerebbe, nel tempo, la spesa degli affitti. Le caserme ed altri edifici si prestano molto bene ad essere ristrutturate in uffici e scuole, con vantaggi per tutta la cittadinanza.

Proprio ieri 25 maggio 2015 leggevo dalle colonne del periodico "il Sole 24 Ore" Dismissioni di Stato per 2,1 miliardi. Il Governo chiama investitori istituzionali e privati. Entro giugno i tagli degli spazi ai ministeri." Apprezzo molto l'ultimo paragrafo che si riferisce alla riduzione degli spazi a volte eccessivi alle vere necessità.

Mi convince meno sapere che la villa Favorita di Ercolano, legata alla nostra storia, che ospitò le feste di Gioacchino Murat ed altri illustri personaggi dell'epoca, vada ceduta. Riflettendo, se questo sacrificio possa realmente evitare o meno l'aumento dell'Iva a cui tutti siamo interessati, tralasciando inutili polemiche, dobbiamo essere d'accordo.