Dopo il divorzio breve, approvato il 22 aprile dal parlamento ed entrato in vigore, ufficialmente, martedì 26 maggio con cui si da il via alla possibilità alle coppie di dirsi addio in soli 6 mesi, ecco giunta un'altra novità nell'ambito delle unioni e dei matrimoni, ovvero l'approvazione delle nozze gay in Irlanda. Ad oggi questa legge è stata approvata in Irlanda a seguito di un referendum, tuttavia tale approvazione non ha ricevuto un riscontro positivo da parte del vaticano ed in particolare del segretario Pietro Paolin che a tal proposito ha rilasciato significative dichiarazioni.

Sconfitta dei valori cristiani e dell'umanità - Una dichiarazione che certamente non è condivisa da tutti, ma decisamente corretta, quella rilasciata in queste ore dal segretario del Vaticano Pietro Paolin, il quale ci ha tenuto ha sottolineare che la Chiesa deve sì adeguarsi alle correnti della società in cui si trova a svolgere il proprio impegno, ma per farlo è necessario realizzare un maggiore impegno di evangelizzazione per difendere i propri valori e la propria cultura. L'approvazione delle nozze gay è una sconfitta per l'umanità e degli stessi principi cristiani, che hanno sempre assunto l'impegno di difendere la famiglia, una tra le istituzioni fondamentali per la nostra società.

Sì alle unioni civili in Italia - In seguito a questo referendum, il polverone è stato sollevato anche in Italia, dove in Senato si è discusso su un testo base che consentirebbe l'unione civile tra le coppie omosessuali.

Tale testo prevede che le coppie gay possano usufruire degli stessi diritti e doveri delle coppie etero. A tal proposito il premier Matteo Renzi ha sottolineato che occorre al più presto fare approvare questo emendamento. Il ministro Alfano, invece ci ha tenuto a precisare che è d'accordo sull'approvazione degli stessi diritti e doveri sia per le coppie omosessuali e sia per quelle etero, ma che non si deve autorizzare e approvare l' equiparazione al matrimonio, l'adozione dei bambini e la reversibilità delle pensioni.

Speriamo dunque si possano trovare dei compromessi che possano difendere i diritti di tutti, perchè, sebbene sia giusto rispettare chi ha un pensiero diverso, occorre anche difendere quelle istituzioni come la famiglia, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale per la crescita della nostra società.