Salvini sostiene che uno dei principali motivi per cui la moneta europea va ridiscussa, è che i paesi che ne fanno parte, quasi tutti, hanno politiche fiscali differenti. Non sono un seguace del leader leghista, ma devo riconoscere che il punto sollevato, merita un'approfondita riflessione. Nel progetto politico europeo, le principali operazioni di adeguamento dovevano essere previste con gradualità e, tassello dopo tassello, si doveva procedere a riempire il mosaico della nuova politica europea, di pari passo e di comune accordo, versa la direzione europeista.

Politica europea alla base dei provvedimenti

Per la parte economica si è fatto di più, si va nella direzione sperata e la Bce è una chiara dimostrazione di come, su politiche comuni, vi è protezione comune. In sintesi la Bce attua politiche in aiuto di tutti gli Stati membri. La linea di austerità portata avanti dalla politica europea ha dato pessimi risultati e perseverare diventa "diabolico". Bisogna avere il coraggio di guardare altri mondi, in cui gli stessi problemi sono stati risolti brillantemente con strategie diverse, di cui solamente di recente vi sono segnali di apprezzamento e di imitazione dall'Europa. La dirigenza politica europea continua a chiedere, nonostante tutto, riforme ed austerità.

Per la verità le riforme sono utili se incanalate in un solco comune, come accennavo in precedenza, per la formazione del famoso mosaico europeo. Al contrario generano solo ostacoli, aumentando la burocrazia.

Uniformare le normative dei singoli paesi a quelle europee

La strada, per arrivare ad uniformare le leggi o a renderle più compatibili tra tutti gli europei, è il minimo che si possa chiedere.

Oggi si svolge il Referendum in Grecia, la situazione è, a dir poco, disastrosa. Mi auguro che l'Europa riesca a trovare una soluzione giusta per il popolo greco. Ha poca importanza se vince il Sì oppure il NO, quello che importa, invece, è di capire la vera necessità di quel popolo. Mettiamo da parte l'austerità e troviamo una strada per aiutare la Grecia a svilupparsi, a creare lavoro e ad avviarsi su un percorso virtuoso di progresso. Andiamo alla sostanza delle cose, al contrario non si giunge alla meta.