L’Inter di Mancini e Ausilio pur avendo affrontato un inizio di stagione davvero difficile sul campo con tante sconfitte nelle amichevoli in giro per il mondo, si erge, con i suoi grandissimi colpi, a regina della sessione estiva del Calciomercato. E si perché non esiste squadra in Italia che abbia speso così bene nella finestra appena conclusasi.

Una squadra da scudetto

Come annunciato alla fine stessa della stagione scorsa il tecnico di Jesi pretendeva dalla società uno sforzo economico importante per rendere la squadra all’altezza del lignaggio, del blasone e del palmarès nerazzurro.

Detto fatto, questi tre mesi di calciomercato hanno consegnato al tecnico ex Manchester City una corazzata di primo livello che, dopo anni davvero bui, potrebbe regalare nell’immediato quei trofei che ormai mancano da parecchio nella bacheca interista. Pur con due sacrifici importanti in termini di classe, tecnica, potenzialità ed esperienza come quelli di Kovacic e Hernanes, l’Inter ha assunto una fisionomia ben precisa divenendo in poche settimane una delle pretendenti più accreditate per lo scudetto.

I nomi del mercato nerazzurro

I calciatori acquistati con modalità, fra le altre cose, molto disparate (prestito con diritto di o con obbligo di riscatto) hanno consentito all’Inter di elevare in maniera esponenziale il proprio tasso tecnico.

In primis, la società è stata brava a risolvere la grana Handanovic mantenendo uno dei portieri migliori d’Europa. In seconda battuta la difesa è stata prima rasa al suolo e poi minuziosamente ricostruita con giocatori di sicuro valore e impatto. I vari Miranda, Murillo, Montoya, Telles infatti, garantiscono al reparto una grande affidabilità in fase passiva ed una buona dose di sovrapposizioni e precisi cross in fase attiva.

Un reparto invece dove forse mancherebbe un pizzico di qualità è il centrocampo che, orfano dei piedi fatati dei predetti Kovacic e Hernanes, si affida all’irruenza e alla prestanza fisica dei vari Kondogbia (grandissimo acquisto) Medel e Brozovic. In attacco l’Inter si è superata assicurandosi le prestazioni di calciatori davvero speciali peraltro, cosa non meno importante, pagati ad un prezzo equo e perlopiù con comode rateizzazioni.

Icardi e Palacio saranno così coadiuvati dalla verve, dalla classe e dal funambolismo di Perisic e Ljajic e dalla magnifica concretezza dell’ex viola Jovetic. Insomma, l’Inter grazie agli sforzi di Thohir vince a mani basse lo scudetto delle contrattazioni dell’intera Serie A, il campo invece, come da copione, ci consegnerà il verdetto sportivo.