Quando il centrodestra smette di lottare ecco che il centrosinistra vince.

Questa non è un fantascientifico titolo ad effetto, ma la pura realtà, dove a parole si è disposti a fare i leoni da palcoscenico mentre realmente si rimane giullari di corte. Qualche giorno fa è avvenuta la “marcia degli scalzi” nata per solidarizzare con i migranti, profughi, clandestini, chiamateli come volete il discorso non cambia. In tante città Italiane si è svolta questa manifestazione in maniera pacifica; adesso non diciamo che sia sbagliata, anzi tutti dobbiamo manifestare pacificamente, ma quello che troviamo difficilmente comprensibile è la totale assenza di manifestazioni del centrodestra o di uomini e donne di buona volontà a favore dei diritti perduti di noi Italiani.

Non critichiamo la sinistra che fa le manifestazioni, critichiamo noi che non le facciamo!

Sentiamo di nuovi arrivi di clandestini nel nostro territorio ed ecco che noi ci indigniamo, ma a parte qualche parola, a volte anche di troppo, non sappiamo mettere in campo le azioni necessarie per far rispettare la nostra gente, la nostra Costituzione la nostra Patria. E non dico manifestazioni violente, ma pacifiche, in nome dell’ideale chiamato amore per i cittadini Italiani. Celebre in questo senso fu la frase di Berlusconi: “la notte leoni, il giorno elettori di Sinistra”.

Oggi, con l’avvento dei social network, questa frase dovrebbe essere riscritta in “dietro un monitor leoni, nella vita coglioni!

I partiti come sempre litigano per le varie candidature non accorgendosi che la base, non essendo formata da numeri ma dalla carne viva dell’Italia, soffre; ma soffre anche per scelte anacronistiche oppure particolarmente scandalose, ed ecco che gli animi ormai esacerbati da una lunga crisi, scelgono l’unica via che hanno: non andare a votare, sempre nell’indifferenza dei leader dei nostri partiti.

I Cittadini, sentitisi senza punti di riferimento, a questo punto si rinchiudono in se stessi blaterando parole o proferendo indignazioni varie, verso quel politico o verso quel provvedimento, senza comprendere che siamo noi che possiamo - anche se sarebbe meglio scrivere dobbiamo - fare qualcosa, per dare sfogo alle nostre reali preoccupazioni; e ne abbiamo tante che spaziano dalla mancanza di lavoro alla mancanza di un futuro, dalla mancanza di Dignità alla mancanza di azioni incisive, tutto questo, come scritto prima, nell’indifferenza dei partiti come se noi fossimo figli di un Dio minore.