Non possiamo, ad ogni starnuto dell’economia, gridare al lupo. Tutti sappiamo che siamo venuti fuori da una crisi economica, di grosse dimensioni, che ha mietuto molte migliaia di vittime, ed anche quelli che ne sono rimasti indenni, hanno subito delle ferite. Le recenti notizie Istat ci dicono che la produzione, a settembre, ha subito una lievissima flessione, sia sul mercato interno che estero. Si tratta di assestamenti dovuti agli effetti destabilizzanti, di eventi che si sono verificati in questi ultimi tempi. A tutto questo si aggiunge l’effetto devastante della burocrazia, che diventa sempre più pesante, a causa dell’accavallarsi di norme che rendono sempre più complicato il quadro dei diritti e dei doveri dei cittadini.

Norme più chiare

E’ un problema di tutti i giorni, per noi tutti. Si cita ad esempio, la Legge sulla Cedolare Secca sui canoni di locazione, comma 11 art. 3 del Decreto Legislativo n. 23 del 7 marzo 2011. Chi ha optato per il pagamento della tassasostitutivacon Cedolare Secca, ha dovuto inviare all’inquilino, con lettera raccomandata, una comunicazione, in cui dichiarava allo stesso, di rinunciare agli aumenti istat, sul canone di locazione, per la durata del contratto e che, secondo la legge stessa, non era dovuta la tassa di registro. Se per errore non viene inviata la comunicazione di adesione alla cedolare secca all’Agenzia delle Entrate, come previsto, per lo stesso ufficio si sconfina nell’evasione e la dichiarazione dei redditi, con la quale, non solo si dichiara l’adesione, ma materialmente si paga la stessa tassa sostitutiva, non ha alcun valore.

Il rischio di pagare due volte

Bisogna così pagare di nuovo la tassa di registro, e la differenza sull’Irpef con le relative multe. E’ un fatto molto grave. Non parliamo poi delle cartelle pazze, che tutti i giorni arrivano nelle nostre case. Ma la cosa più bella, è che l’Agenzia delle Entrate, non senta il bisogno di scusarsi con i cittadini.

Tutte queste cose scoraggiano i cittadini onesti che pagano le tasse. Ci auguriamo che la politica ne prenda atto, e provveda. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha più volte dichiarato, che questi piccoli errori, che nulla hanno a che vedere con la evasione, sarebbero stati perdonati.