Leggere fa bene. Leggere fa bene, indipendentemente da cosa si legge. Non serve leggere solo i classici, gli ultimi Libri usciti in libreria, i bestseller, basta solo leggere perché i libri ci aprono la mente, ci mettono già nella condizione di ascoltare, ci aiutano ad essere più comprensivi e tolleranti verso ideologie e pensieri che non sono nostri ma di altri e che spesso facciamo nostri grazie al livello di comprensione che acquisiamo con la lettura.

Leggere salva la vita

Leggere può davvero salvarci la vita, può davvero rendere il mondo un posto migliore, perché la lettura ci mette tutti allo stesso livello, non ci fa sentire superiori, ci fa "abbassare la cresta", ci fa ascoltare e capire ciò che è diverso con noi.

Non sono banalità, i libri possono sembrare una debole arma per combattere il momento storico in cui viviamo ma non lo sono perché se tutti facessimo il piccolo gesto di aprire un libro, di capirlo e sopratutto di riuscire ad immedesimarsi nella storia che racconta traendo poi la propria personale conclusione... bė se ci riuscissimo davvero, il mondo sarebbe davvero un posto migliore.

Un libro contro la guerra e il terrosimo

È proprio il potere di farci mettere nei panni dell'altro che ci offre il bagaglio perfetto per affrontare il viaggio della vita, che offre gli strumenti adatti per relazionarsi con "l'altro". Pensate ad un mondo dove tutti, anche solo un poco, si sforzassero di fare questo lavoro mentale e avrete un mondo di pace, perché dopo aver letto un libro sulla guerra, una poesia che parla dei morti in trincea, una storia d'amore spazzata via da una bomba, bė dopo questo non potrete più tollerare la guerra.

Sono piccoli gesti, come quelli che vediamo in tv dopo la strage di Parigi del 13 novembre, dove persone depongono fiori, accendono candele, dove negli stadi di qualsiasi nazione si canta la Marsigliese e nelle piazze Imagine di John Lennon, che ci rendono umani. Semplici gesti come ad esempio quello di aprire un romanzo che ci salvano la vita perché ci riportano a quell'umanità perduta da chi invece imbraccia un fucile.

"Eureka street" e il capitolo che tutti dovremmo leggere

Poche settimane prima degli scontri in Francia ho letto un libro davvero molto bello, Eureka Street, ambientato in una Belfast degli anni '90 ancora alle prese con gli scontri interni reduci dei Troubles. Sono stata colpita da un capitolo, il numero undici, dove si descrive appunto un attentato terroristico fatto a gente normale in un posto normale, uno dei tanti bistrot della città. La mente adesso corre subito a Parigi...