Per chi cerca di fare questo mestiere su questa testata la vita è dura perché non ci viene dato credito. Ma chi scrive si occupa della problematica Scuola da oltre un anno citando sempre le fonti dalle quali vengono tratti gli spunti. Il concorso docenti è la nota stonata di tutta una incostituzionale legge 107 che volge al suo triste epilogo; chi lavora su supplenze da tanti anni teme la beffa finale e in rete da sfogo a fantasiose illustrazioni della realtà che verrà. Vediamo cosa scrive ilCorriere della Sera digitando direttamente l'indirizzo seguente:

Corriere.it/ scuola /medie/15_dicembre_29/concorso-professori- via-libera-governo-posti-63-mila-docenti-d2833628- ae0b-11e5-a515-a44ff66ae502.shtml.

Ovviamente si parla dell'emanazione dei bandi di concorso docenti di prossima uscita.

Decreto firmato

Sappiamo solamente che il prossimo appuntamento per avere la pubblicazione dei bandi di concorso è in forte ritardo. Il Corriere della Sera ipotizza per fine gennaio addirittura per poter mettere a concorso i 52828 posti comuni, 5118 su potenziamento e 5766 cattedre sul sostegno con un taglio del 50% rispetto agli annunci della vigilia. Il Decreto che autorizza il concorso docenti 2016 è stato firmato la sera del 24 dicembre 2015. Su questa tempistica gioca un ruolo determinante la riforma delle classi di concorso.

Ipotesi fine gennaio

Nel pezzo di Corriere della Sera la tempistica indicata proviene da un ragionamento che segue l'iter procedurale necessario per licenziare i tre bandi di concorso.

Il Cdm, che lo deve approvare, secondo il quotidiano milanese, è previsto per Gennaio stanti le festività non ancora concluse. Se per ottenere il visto del Presidente della Repubblica ci vuole poco, non altrettanto si può dire per quello della Corte dei Conti per il quale servono trenta giorni. Ed ecco giustificata l'ipotesi fine gennaio.

Prova preselettiva in forse

Esiste un rischio di discriminazione al momento in cui si discuta di introdurre la prova preselettiva solo per i maestri elementari, consentendo direttamente ai docenti dei gradi superiori di svolgere la prova scritta come primo compito. Si parla di indiscrezioni molto forti, simili a certezze che per il momento non possono essere confermate finchè non avremo sottomano i bandi veri e propri. Ovvio che l'abolizione della prova preselettiva per tutti garantirebbe parità di condizioni e omogeneità di trattamento come da più parti auspicato.