E' lo show business, bellezza. Parafrasando una celebre espressione cinematografica, potrebbe avere ragione chi sostienesia tutta qua la fotografia del nuovo Roberto Benigni. Convertito sulla via dei quattrini e della sottomissione ai potenti, a ripianare i debiti del flop "Pinocchio". Oppure, dovremmo convincerci semplicemente che tutto è finzione e che un attore è chiamato a recitare parti scritte per lui. Stop.

Roberto Benigni, dividere per mestiere

Il personaggio Benigni è e rimane patrimonio dell'umanità, nazionale quanto meno. I più vecchi tra noi lo ricordano in celebri show nei quali Dio, la Bibbia, la Chiesa e i Papi erano l'oggetto di scherno.

Faceva discutere, Benigni, blasfemo per alcuni, geniale per altri. A anni luce di distanza, un altro Benigni ci presenta i Dieci Comandamenti e, Udite! Udite!, va in Vaticano a presentare il nuovo libro del Papa, "Il nome di Dio è misericordia". Fa discutere, Benigni, blasfemo per i non credenti secondo i quali satira è solo quando si deride il proprio avversario.La verità non la sapremo forse mai. Ma sulla genialità di Benigni non si può discutere, né sul fatto che lui, a dividere per far parlare, ci ha costruito un personaggio e una straordinaria carriera.

L'avvicinamento tra Papa Bergoglio e Benigni è avvenuto in occasione della presentazione del comico toscano de "I Dieci Comandamenti". Papa Francesco ha personalmente telefonato all'attore per complimentarsi nonostante non siano mancate le classiche battute benigniane, come "La chiesa meriterebbe una class action per aver confuso sesso e peccato”.

Ed eccoci all'altro giorno, in scena di nuovo un Benigni pronto a fare ciò che meglio gli riesce, far discutere. Presentando il libro del Papa, Benigni ha riflettuto sul significato della misericordia sottolineando come“Amare il proprio nemico è la frase più alta della storia dell’umanità”. Nel suo stile ha valorizzato termini come "misericordia", ma anche "gioia", entrando nei significati profondi e perduti di parole che non sono solo vocaboli.

Nel suo stile, non ha mancato di far sorridere. "Da piccolo volevo fare il sacerdote",ha raccontato Benigni. "Quando a scuola mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?”, rispondevo “il Papa”. Tutti si mettevano a ridere, e allora ho capito che dovevo fare il comico...". Benigni e Papa Francesco, la strana coppia che ci fa sorridere mentre scavano nei nostri sentimenti. O, forse, è solo show business, bellezza.