Chi ama la carne e gli insaccati può tirare un sospiro di sollievo: secondo un recente studio sviluppato dai ricercatori dell'università di Oxford, purchè non si esageri e si tengano d'occhio le modalità di cottura, la carne non è affatto nociva. Nel corso dell'indagine sono stati studiati i comportamenti alimentari di circa 60.000 persone, tra consumatori di carne e vegani, valutando il rischio di malattie in entrambi. I risultati emersi hanno evidenziato che le differenze, riguardo la mortalità, tra i due gruppi sono praticamente trascurabili.

I vegani hanno solo il 10% in più di probabilità di non ammalarsi

Non è certo una novità, direbbe qualcuno, che esagerare con carne e insaccati non è salutare. Come in ogni cosa, il giusto sta nel mezzo: bilanciare la propria alimentazione mangiando di tutto con moderazione, compreso la carne rossa e i salumi. Anzi, per depurare di tanto in tanto l'organismo, prendiamo a esempio i vegani; non possiamo che trarne beneficio, oltre che 'sgonfiarci' un po' perdendo finalmente quei due o tre kg di troppo che ci creano disagio. Ma come si alimenta un vegano? Iniziamo col dire che, a differenza dei vegetariani, escludono completamente dalla loro dieta anche il latte e i suoi derivati; via libera quindi a verdura, frutta e cereali.

Nel regime vegano è previsto un gran consumo di vegetali e cereali integrali, pochissimi zuccheri, niente latte nè formaggi; le fonti proteiche sono tutte di origine vegetale e arrivano da lenticchie, nocciole, fagioli, soia, germe di frumento, ceci, noci, avena, pinoli e funghi, che rafforzano il sistema immunitario.

Per la loro alimentazione consumano spesso il Seitan

Una sostanza che si ricava dal glutine di grano tenero. Non è necessario prepararlo in casa ma, come in ogni altro tipo di dieta, bisogna ricordarsi di integrare la quota proteica giornaliera per evitare carenze. Giusto per dare un'idea, cominciamo dalla colazione: macedonie, tè o caffè, biscotti senza burro, frullati oppure un misto di frutta secca e avena, gustosa e saziante; si può sostituire il latte con quello di soia, riso o avena, ma non è necessario dal punto di vista nutrizionale.

A pranzo delle belle insalate di riso a base di verdure, oppure di farro condito con del buon pesto al basilico, pomodorini e noci, alternate a delle torte salate a base di funghi e zucchine. Per cena via libera alle zuppe di legumi, crema di patate e zucca, passati di verdure, polpette di ceci e una fresca insalata di lattuga con fettine di mele e mandorle.

Noi italiani siamo abituati ai soffritti e i sughi pesanti

Ci piace condire la pasta con panna, salse elaborate, soffritti e formaggi in abbondanza; sperimentiamo invece alternative preparando delle insalate invernali a base di Kamut, orzo, verdure, farro, segale e avena. La cucina vegana, nonostante molti credano che sia monotona e priva di gusto, in realtà è creativa; necessario però sperimentare, dare sfogo alla propria fantasia, trovando nuovi modi di preparare i pasti con gli alimenti più ricchi in natura: i vegetali.

Alternare le crudità e i pinzimoni con le cotture elaborate - almeno di tanto in tanto - eliminare i soffritti, la carne e gli insaccati, formaggi, burro e panna, non può far che bene: anche a chi vegano non è.