Parlare di estremismo religioso e di fanatici cristiani al tempo dell'Isis è difficile. Le dimostrazioni di forza e violenza operate dallo Stato islamico spingono indirettamente verso una sorta di tolleranza, se non proprio assuefazione, nei confronti di alcune posizioni italiane fanatiche e intolleranti, posizioni che, in questo periodo della storia, rischiano di passare inosservate semplicemente perchè non sanguinarie, anche quando covano al loro interno i medesimi semi di ignoranza, odio e violenza verso il prossimo.

Il 13 febbraio è apparso su radiospada.org (sito di controinformazione cattolica) un controverso articolo intitolato "‘Tutti gli errori della dichiarazione Francesco-Kirill firmata a Cuba".

Ciò che colpisce subito dell'articolo è innanzitutto l'assenza di un vero e proprio articolo. Radio Spada ha praticamente pubblicato il testo integrale, tratto da Radio Vaticana, della Dichiarazione comune firmata a Cuba da Francesco e Kirill, ponendo in grassetto quelli che dovrebbero essere i principali errori, senza addurre spiegazione alcuna e specificando solo il fatto che quelli in grassetto rappresentano i principali errori condannati dal Magistero. L'articolo risulta controverso anche per il fatto che non risulta esistere nessuna dichiarazione di condanna da parte del Magistero in merito a parecchi degli errori supposti da Radio Spada.

La reale posizione del Magistero

Tra gli errori posti in grassetto, oltre al "dialogo tra le religioni" c'è anche "la libertà religiosa", cosa veramente molto strana alla luce di quello che è stato il contributo della Chiesa il 17 febbraio 2015 presso la Sala Zuccari al Senato della Repubblica.

In detto incontro a proposito di pluralismo e libertà religiosa in Italia è stata ricordata una nota definizione conciliare sulla libertà religiosa, ossia: “che gli esseri umani devono essere immuni dalla coercizione da parte dei singoli individui,di gruppi sociali e di qualsivoglia potere umano, così che in materia religiosa nessunosia forzato ad agire contro la sua coscienza né sia impedito, entro debiti limiti, di agirein conformità ad essa: privatamente o pubblicamente, in forma individuale o associata”(Dignitatis humanae”, n.

2; cf. Catechismo della Chiesa cattolica, nn. 2016 e 2018). Attaccare il valore della libertà religiosa, inoltre, significa anche attaccare uno dei principi costituzionali fondamentali, in Italia la Costituzione tutela questo diritto agli articoli 3, 7, 8, 19, 20, 21, 117.

Anomalie logiche e teologiche

Al di là dei problemi giuridici e istituzionali in senso lato, la condanna di Radio Spada sembra strana anche alla luce della riflessione teologica cristiana.

La dottrina sociale della Chiesa ha chiarito che il ruolo del Magistero è esortativo e non coercitivo in analogia all'esempio e alle stesse parole di Gesù Cristo "chi mi ama mi segua". Infatti, dal punto di vista teologico (come anche semplicemente logico) non è possibile esprimere un assenso di fede libero, consapevole e personale li dove non esista libertà di farlo.

La reazione degli utenti sul web

Gli stessi utenti di radiospada.org sono apparsi decisamente straniti dall'articolo. Alessio scrive "magari fossero tutti di questa portata, i problemi. Ci metterei la firma subito", molti altri restano in attesa di qualche spiegazione a proposito del perchè i passaggi posti in grassetto dovrebbero essere errori.