Proprio mentre l'imminente ingresso in guerra dell'Italia in Libiaper frenare l'Isis, potrebbe avere risvolti decisivi per il futuro italiano e forse anche per la tenuta della democrazia e della Costituzione, tenendo conto della complessità della situazione e delle molte incognite legate ad un intervento bellico, arriva una notizia che sta facendo molto discutere. ABologna,il Vescovo prima e il sindaco poi, hanno proposto la realizzazione di una nuova moschea, e in questa direzione si vorrebbe procedere anche a Ferrara, dopo le dichiarazioni rilasciate dalgiovane portavoce della comunità islamica.

Questi nuovi edifici religiosi, in Emilia Romagna, andrebbero ad aggiungersi alla moschea già presente a Ravenna. Tali proposte, secondo noi, dal punto di vista storico e culturale sono alquanto discutibili.

Bertrand Russell nel 1920

Così scriveva nel 1920 Bertrand Russellin "Theory and Practice of Bolshevism":"Il bolscevismo unisce le caratteristiche della Rivoluzione Francese a quelle della nascita dell'Islam. Marx ha insegnato che il comunismo è fatalmente destinato ad accadere; ciò causa uno stato d’animo non dissimile da quello dei primi successori di Maometto (cioè i cosiddetti “Califfi virtuosi”); tra le religioni, il bolscevismo deve essere considerato insieme al maomettanesimo, piuttosto che insieme al Cristianesimo e al Buddismo.

Le ultime due sono principalmente religioni personali, caratterizzate da dottrine mistiche e amore per la contemplazione. Il maomettanesimo ed il bolscevismo sono pratici, sociali, non spirituali, impegnati a conquistare l'impero del mondo".

In tempi più recenti, alla luce del divenire storico, prima Oriana Fallaci e poi Magdi Allam hanno confermato le analisi del grande filosofo e matematico inglese.

Le opposizioni ferraresi e di Bologna si sono già espresse con un "No" quasi categorico. Purtroppo la sinistra e una parte del mondo ecclesiastico sembrano - probabilmente in preda alla nota "Sindrome di Stoccolma" - fuori dalla storia e dalla realtà, oppure cinicamente in campagna elettorale (immigrati, islamici e diversamente sessuali sono i nuovi soggetti elettorali di riferimento del PD).

Non solo Oriana Fallaci e Magdi Allam

In questa fase storica cruciale per il futuro della democrazia e della civiltà anche in Italia, spiccano le denunce attualissime contro il pericolo islamico, provenienti anche da figure rilevanti della cultura di matrice etnica arabo-musulmana. Ci riferiamo al già candidato Premio Nobel, il celebre poeta vivente siriano Adonis, autore di “Violenza e Islam” che afferma testualmente: "Le primavere arabe? Un totale fallimento. Il pensiero arabo? Rimasto fermo al medioevo: dogmatico e prigioniero di una mentalità tribale. L’Islam? Ieri come oggi è caratterizzato dalla violenza delle guerre e delle conquiste. Il Corano? Un testo estremamente violento".

Anche in “2084.

La fine del mondo” dello scrittore franco- algerino Boualem Sansal,bestseller in Francia, ora uscito in Italia, che fa seguito al più noto "Soumission" di Houellebecq, l'aut aut tra civiltà e barbarie vale anche per gli islamici moderati che esistono, ma che sono deboli nel combattere il radicalismo fondamentalista. Chiedere nuove moschee, in generale, in Emilia Romagna e nel resto d'Italia in questa fase storica è quantomeno ingenuo e irrealistico, e va anche contro gli interessi dell'Islam moderato.