Sono trascorsi appena quattro mesi dalla strage commessa a Parigi dal gruppo di terroristi dell’Isis che la scena si ripete a Bruxelles.L’obiettivo dei terroristi è sempre lo stesso: luoghi affollati e poco controllati dalle forze dell’ordine, dove l’attentato si può compiere con poche difficoltà provocando però molte vittime.L’Isiscon un comunicato stampa in lingua francese e araba tramite l’agenzia Amaq, ha rivendicato gli attentati eseguiti a Bruxelles.Sembra che i guerriglieri dell’Isis vogliano punire gli Stati che si sono associati per combattere gli estremisti islamici.

Può accadere anche in Italia

Dalle parole sono passati rapidamente ai fatti, dimostrando che sono organizzati in maniera tale da poter colpire qualsiasi obiettivo nel giorno e nell’ora stabilita senza difficoltà.Gli attentati commessi dai terroristi lasciano sempre l’amaro in bocca, perché avvengono all’improvviso, colpendo chiunque si trovi sfortunatamente nel luogo previsto al momento dell’attentato. Il loro interesse principale è fare più vittime possibili non curandosi di chi sono le persone che ci rimettono la vita.

Questa volta hanno colpito la capitale dell’Unione Europea, ma non si può escludere che la loro azione terroristica si espanda anche in Italia. Non è infrequente che i terroristi parlano di un attentato alla città capitolina, luogo molto frequentato soprattutto da turisti cristiani che durantel’Angelus domenicale riempiono Piazza San Pietro.

Senza dimenticare che anche la metropolitana di Roma è molto frequentata e nelle ore di punta si viaggia costipati come le sardine in scatola.

Mettere un ordigno esplosivo in un vagone della metropolitana romana o in una delle stazioni non è per nulla difficile, vista la vulnerabilità dovuta alla scarsa vigilanza nelle stazioni d’ingresso e alla totale assenza in quelle di uscita; spesso utilizzate dai cittadini con molta facilità per prendere il metrò senza titolo di viaggio.

L’Isis ha una grande capacità di pianificare gli attentati nei posti stabiliti a prescindere se siano presidiati dalle forze dell’ordine o meno, perché ha una grande organizzazione composta anche da elementi kamikaze, i quali, ben felici di perdere la loro stessa vita nel nome di “Allahu Akbaragiscono di sorpresa eludendo spesso i controlli, dove ci sono.

La politica sottovaluta il problema

La politica Europea deve intervenire immediatamente per risolvere il problema dell’ingresso nei paesi comunitari dello smisurato numero d’islamici estremisti travestiti da profughi, mettendo in campo tutte le strategie possibili, anche militari, per fermare le azioni terroristiche che in questo momento stanno provocando terrore e morte in Europa.

L’Italia fino ad oggi è stata risparmiata, ma nessuno può escludere il verificarsi di attentati terroristici nel nostro territorio. L’infelice dichiarazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi “I nemici sono dentro le nostre città, inutile chiudere le frontiere”, fa veramente rabbrividire. Considerando che l’attuale politica del Centrosinistra sta palesemente sostenendo a spada tratta l’ingresso degli extracomunitari che, per la maggior parte sono di religione islamica, non riusciamo a comprendere quale iniziativa voglia adottare il Governo Italiano per mettere la Nazione in totale sicurezza, al fine di prevenire eventuali attentati terroristici.

Gli stessi Stati islamiciSiria, Iran e Hezbollah condannano gli attentati, facendo intendere però agli Stati Comunitari che si tratta di “una inevitabile conseguenza di politiche sbagliate”. Come non dargli ragione!