Mancano pochi metri al traguardo, e la squadra di Mancini si ritrova ancora una volta a dover dare una prova di forza per raggiungere il traguardo del 3° posto,che potrebbe salvare una stagione iniziata nel migliore dei modi, ma che ora si è complicata non poco. Lo scivolone contro il Torino in casa dei nerazzurririspecchia, per certi versi, la stagione altalenante che la "Beneamata"ci ha abituati a vedere in tutto il girone di ritorno. Proprio quando si ha la certezza di avere trovato il giusto equilibrio, ecco che il "castello di sabbia" si sgretola, portando via con sé certezze e fiducia dall'ambiente interista.

Dopo un buon inizio, il ridimensionamento dell'Inter

Forse la partenza iniziale che ha visto l'Inter in testa alla classifica della serie A fino a Natale, in realtà nascondeva dei problemi, nonostante i risultati (seppure di misura) dessero ragione ai nerazzurri. La mancanza di un gioco e il continuo cambiamento di modulo da parte dell'allenatore, erano segnali di un disequilibrio che si è manifestato soprattutto durante il giro di boa del girone di ritorno, ridimensionando la squadra considerevolmente, e facendola precipitare in posizioni di classifica più deludenti rispetto alle aspettative.

Sfumato anche l'obiettivo di centrare la Coppa Italia, che avrebbe portato unaboccata d'ossigenoalla squadra, rimane obbligatorio centrare una qualificazione per la prossima Champions League ma, francamente, ormai non dipende solo dall'Inter.

Infatti la Roma,che ora ha un vantaggio di ben 8 punti, sembra aver trovato la giusta strada e continua nella sua ascesa senza troppi problemi.

L'ultima spiaggia rimarrebbe entrare in Europa League ma, visti i debiti della squadra nerazzurra, si correrebbe il rischio di dover sacrificare pezzi importanti della rosa per fare cassa, ed avere pochi soldi da investire nel calciomercato estivo.

Molti giocatori in prestito con diritto di riscatto (Stevan Jovetic dalManchester City, Adem Ljajic dalla Roma e Alex NicolaoTellesdal Galatasaray) sembrano non aver trovato la giusta sintonia con il "Mancio",seppure le doti tecniche non siano in discussione.

Possiamo scommettere che queste ultime gare ci daranno molte emozioni, perché sono diventate tutte delle finali da affrontare a testa bassa, correndo e lavorando, cercando di conquistare, centimetro dopo centimetro, terreno alle squadre che stanno davanti, per poi arrivare al traguardo e vedere quale risultato si è riusciti a raggiungere.La "Remuntada" è nel DNA dei nerazzurri, quindi tenetevi forte ragazzi, ne vedremo delle belle.