Si chiama TTIP(Transatlantic Trade and Investment Partnership) ed è un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico. I negoziati fra Europa ed America è da tempo che vanno avanti, ed Obama ha fretta di chiudere l’accordo prima che scada il suo mandato alla Casa Bianca. Qualcosa si è impantanato e per il momento pare che ci vorrà più tempo prima di firmare il trattato. Se dovesse passare il TTIP, le multinazionali americane riverserebbero i loro prodotti sulle nostre tavole senza nessuna tutela per i consumatori e saremo costretti a mangiare carne agli ormoni, o pollo lavato in varechina, o fare la conoscenza alimentare degli OGM (organismi geneticamente modificati).

Una rivoluzione in negativo per noi europei che saremo privati non solo della specificità dei nostri prodotti, che tutti ci invidiano e copiano, ma con effetti negativi per la nostra salute ed il nostro benessere, oltre che per un Ambiente continuamente violentato e poco tutelato.Le pressioni sono abbastanza forti e gli Usa vorrebbero che l’Unione Europea violasse le regole sulla protezione ambientale. Nonostante a Parigici sia stato un accordo preciso per ridurre le emissioni di anidride carbonica che stanno avendo effetti nefasti per il clima. Greenpeace Olanda è riuscita ad ottenere dei documenti finora top secret sulla dinamica delle trattative, riservate solo alle lobby dei singoli stati dove viene esplicitamente chiesto che l’Europa non tenga in nessun conto il “Principio di Precauzione”, che qualifica la sicurezza di un prodotto per la salute umana, oltre che ambientale.

Le posizioni tra i due contraenti per il momento rimangono abbastanza distanti. Nel nostro Paese ciò che ci caratterizza è il made in Italy; prodotti di qualità come i vini, il parmigiano, il latte non possono essere taroccati ed una buona informazione come la comunicazione sulle etichette per capire da dove proviene e come viene lavorato ciò che ingeriamo, non è cosa di poco conto.

I consumatori hanno tutto il diritto di scegliere cosa portare in tavola e se la cucina mediterranea è all’avanguardia e invidiata, non si capisce perché bisogna cedere a lobby o multinazionali che intendono solo speculare anche sul cibo e non tengono in debito conto che la salute è un fattore tutelato anche dall’art. 32 della nostra Costituzione, ragion per cui non può essere aggirata per far piacere a qualcuno.

Altra clausola abbastanza discussa è ciò che concerne la cosmesi, che prevede esperimenti sugli animali, quando in Italia si sono fatte campagne contro l’utilizzo degli animali nella sperimentazione. In pratica il mangiare rientra in un discorso prettamente culturale e nessuno di noi è disposto ad accettare la negazione al cibo di qualità per il quale ci distinguiamo nel mondo. Cedere alle lobby ed alle multinazionali significherebbe perdere quel minimo di Sovranità nazionale che ancora manteniamo. In fondo l’uomo vive in virtù di un ambiente non ostile e che sarebbe ora di tutelare, prima che gli effetti nefasti per i continui abusi perpetrati creino un corto circuito a livello climatico tale da mettere in serio pericolo la vita del pianeta.