Il Presidente dell'INPS Tito Boeri ha affermato che gli immigrati sono indispensabili per poter pagare le Pensioni degli italiani. A partire dal 2030 ci saràun notevolenumero dipersone, arrivate dall'estero, che raggiungeranno i 66 anni, età utile per poter andare in pensione. Sonocirca 200 milale persone all'anno che si aggiungono ai pensionati italiani.Quindi in Italia non avremo solo a che fare con cittadinivissuti in Italia, ma anche con immigratinati all'esteroma invecchiati qui. Gliimmigrati sono cittadini che hanno iniziato, in età avanzata, a pagare i contributi ma avendone pochiavranno diritto alla pensioneconassegni sicuramente piùbassi.

Questi assegni di importo limitato potrebbero anche essere rivalutati visto l'importo ridotto. Fra una quindicina di anni ci troveremo tantissima gente in queste condizioni.

Gli immigrati

Gli immigrati rappresentano una fascia di persone ancora giovani che, al momento, contribuiscono a versare nelle casse dell'INPS importi che consentono di pagare le pensioni. Ma in realtà quello che versano gli immigrati è, come succede per tutti, solo un anticipo perché quanto versato dovrà poi essere restituito, magari con gli interessi. Questo vuol dire che i contributi versati dagli immigrati non servono a risolvere il problema dell'invecchiamento ma solo a spostarlo nel tempo. Si tratta quindi di una soluzione transitoria perché quando anch'essi invecchieranno il problema esploderà.Se poi si considera che gli immigrati potrebbero scegliere di ritornare al loro paese di origine, quando raggiungeranno l'età della pensione, significa che l'Inps pagheràdegli emolumenti che non verranno più spesi in Italia.

Tantiimmigrati versano contributi per un periodo limitato per poi ritornare nel loro luogo di origine. Questi contributi rappresentano un tesoretto da 3 miliardidi euro che al momento giacciono nelle casse dell'INPS ma che potrebbero essere poi richiesti da chi li ha versati. Inoltre se oggi in Italia ci sono 200.000 pensioni di invalidità fra 30-40 anni sfioreranno il milione con dei costi quintuplicati per le casse dello Stato. E chi pagherà tutto questo?