Gli interrogativi sul futuro della politica italiana, oggi, non trovano una facile risposta. Il tentativo di spostare l'asse politico del maggior partito italiano,con la candidatura a sindaco di Guccionea Cosenza, ha creato una situazione particolare. E' quanto mai necessario, nel quadro politico, un riequilibrio che può avvenire solo con un nuovo soggetto, che possa fare da contrappeso alla nuova situazione, come quello proposto da Pier Ferdinando Casini per sostenere Renzi: la nascita del PPE italiano.

Un partito di centro che guardi a sinistra

La storia di Casini è nota a tutti, e si è sempre distinto per la sua concezione di una società liberale e democratica ancorata ai valori della dottrina sociale della Chiesa, anche in situazioni particolari. Si è sempre battuto per i problemi generali del paese Italia. Un nuovo partito dicevamo, che riesca a coagulare intorno a se, non solo quella parte di sinistra che vuole mettere al centro dell'azione politica i nuovi modelli di società, basati sulla giustizia e sul lavoro, ma anche di quella parte della societàche non riesce a trovare un riferimento politico. Un partito, insomma, che dialoghi col sindacato e che ne riconosca la funzione sociale e l'indispensabilità.

Non a caso, molti diritti che i cittadini possono esercitare oggi, sono stati ottenuti ieri grazie alle lotte democratiche portate avanti dai sindacati.

Coraggio per rettificare il percorso

Oggi "non è il tempo" delle chiacchiere, ma è il tempo della chiarezza, e facendo tesoro del risultato ottenuto con le riforme avviate, dobbiamo ancora lottare per conseguire uno sviluppo vero.

Alcuni dati ci dicono che possiamo farcela, ma bisogna cambiare alcune cose che non vanno bene. Intanto eliminare del tutto la lotta interna al partito di maggioranza relativa: la litigiosità fa perdere forza all'azione del governo. Quando poi si intravvede un fonte di disponibilità economica, prima ancora che arrivi alle casse questaviene impegnata in mille rivoli che non risolvono il problema, anzi lo peggiorano.

In sintesi, manca un progetto che spinga verso lo sviluppo e manca una scelta: non si può fare tutto. Bisogna insistere in una direzione e perseguirne il risultato. Non si tratta di essere gufi, si tratta di essere realisti.