"Bonus, oh mio Bonus!" Così direbbe ora Whitman, forse dando i natali a un nuovo Attimo Fuggente. Il bonus dovrebbe ispirare tutti noi insegnanti, demotivati e poco preparati, giurassici nonchè vacanzieri. Questo mirabolante premio ha sicuramente già smosso le acque ferme della Scuola ma, temo, con effetti assolutamente contrari ai desiderata governativi. Premesso che non sono una pasionaria anti-qualsiasi cosa, vedo però come troppi proclami finiscano in ridde dantesche dopo un opportuno periodo di suspence in salsa italica.

Vi chiederete, cari Lettori, come si differenzi la suspence in salsa italica da quella di altri Paesi; noi abbiamo un quid, che ci arriva dal Rinascimento e dal folclore, con sole e pummarola annessi, che non può essere confuso minimamente con il senso di attesa drammatico dei Paesi nordici.

Da noi si dice tutto, e il contrario di tutto, nelle stesse circolari. Si prospettano scioperi preventivi e non si aderisce a quelli già proclamati.

Ci si sdegna, con eloquenza tale da far impallidire Cicerone nei Campi Elisi e, intanto a causa della crisi e degli stipendi modesti, si fanno quattro conti per vedere come andare in vacanza. Se il buono arriva. Si creano dissapori, saettano sguardi da basilisco e si controllano freneticamente curricula che, ahinoi, non sembrano mica adeguati alla nuova Buona Scuola.

Nel frattempo ci sono gli Istituti che " si dissociano"; avviene praticamente ogni volta ma il Governo (di ogni colore, beninteso) non si preoccupa affatto. Anzi, se scioperi, meglio.

Così non ti pago e, tra un po', passerà pure questa nottata, come diceva la bellissima Sophia Loren. Non sarebbe meglio, allora, legare il bonus a seri, e sottolineo seri, corsi di aggiornamento, da frequentare con una verve non da bradipo?

Girano dei questionari sull'autovalutazione che mi sembrano piuttosto ingenui, in alcune parti; mi viene chiesto se le mie lezioni si possano considerare coinvolgenti.

Certo che lo sono! Così come sono una terrorista e lo dico sui moduli per entrare negli USA. Ora, capisco fidarsi; come credo abbastanza nell'intima bontà umana ma questo mi sembra francamente eccessivo. Poi, la mia nonna diceva "chi si loda s'imbroda". Allora, verifichiamo i casi di docenti inadeguati e trattiamo un po' meglio tutti gli altri.