Gonzalo Higuain è passato dal Napoli alla Juventus per 90 milioni di euro, ma salvo non abbiate trascorso gli ultimi giorni in una caverna priva di connessione ad internet con occhi e orecchie tappati questo probabilmente lo sapevate già. Probabilmente sapete anche di quanto l'arrivo a Torino del bomber argentinoabbia scatenato l'entusiasmo dei tifosi bianconeri, che già sognano le imprese che sarà possibile realizzare con la coppia formata dal Pipita e da Paulo Dybala. Il prossimo campionato, con Higuain alla Juve, è davvero già segnato? L'ex-attaccante del Real Madridrenderà davvero imprendibile la truppa di mister Allegri?

Possibile. Anzi: probabile. Ma ci sono motivi che dovrebbero spingere i tifosi della Vecchia Signora ad essere, almeno un po', pessimisti. Noi ne abbiamo individuati cinque.

Ogni trasferimento include un rischio flop

Un'azienda che acquista un nuovo macchinario per la produzione sa perfettamente cosa questo dispositivo sia in grado di fare e come si integrerà con gli strumenti già acquistati. Il calcio, purtroppo e per fortuna, è decisamente più complicato:la storia del calcio è piena di cambi di squadra che hanno visto giocatori trasformarsi da bidoni a campioni e viceversa nell'arco di pochi mesi. Chi dice non possa capitare anche a Higuain?

Sacrificarsi non è da tutti

L'anno scorso il ruolo di centravanti nella Juventus è stato svolto da Mario Mandzukic, attaccante poco appariscente e certo non molto prolifico (solo 13 goal per lui nella prima stagione a Torino), ma capace di "sbattersi" come pochi al servizio della squadra.

L'esempio migliore è il suo goal alla Fiorentina che potete vedere qui sotto: palla riconquistatanella sua metà campo, scarico per lanciare il contropiede e corsa forsennata per concludere a rete. Higuain sarà disposto a questo tipo di sacrificio per 90 minuti a partita?

Mister 90 Milioni non può sbagliare

Quello di Higuain è stato il trasferimento più costoso nellastoria della Juventus e della Serie A.

90 milioni sono una cifra che avrebbe permesso di portare a Torino praticamente qualsiasi giocatore sulla faccia della Terra, con l'eccezione di Messi, Ronaldo e pochissimi altri. Al primo stop sbagliato, alla prima sponda imprecisa, al primo tiro ciabattato fuori, un po' tutti saranno pronti a ricordargli quant'è costato. Il Pipita sarà in grado di reggere questa pressione?

Il calcio non è una scienza esatta

Se la forza di una squadra fosse la semplice somma del valore dei giocatori che la compongono, i mondiali li avrebbe vinti tutti il Brasile, o quasi. Fortunatamente, così non è: le alchimie che rendono vincente un gruppo di giocatori sono spesso di difficile comprensione, ma pesano come macigni sui risultati. Senza contare che, a volte, ad impedirti di vincere è semplicemente il destino cinico e baro: in Europa, la Juve di Charles, Sivori e Boniperti non vinse nulla; quella con Rui Barros ad ispirare Schillaci portò a casa una Coppa UEFA.

La legge dei grandi numeri

Una stagione da quasi 40 goal tra tutte le competizioni non è cosa che accada spesso. Del resto, se il record di Nordahl per le marcature in un singolo campionato ha resistito per 66 anni un motivo ci sarà pure. Per la legge dei grandi numeri ripetere a livello numerico quanto fatto non sarà affatto facile. Certo, Higuain potrebbe comunque tranquillamente offrire una stagione da 20/25 goal; il problema è che lo stesso risultato avrebbero potuto garantirlo vari altri giocatoriche sarebbero costati molto meno.